Diabete, 7 giorni per ridurlo con questa dieta

Diabete, lo spuntino consentito prima di dormire

6 Aprile 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Uno spuntino ad alto contenuto di proteine ​​e basso contenuto di grassi prima del letto può aiutare le persone con il diabete a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue durante la notte. Lo riporta il sito Medicalnewstoday, che specifica: “Tutti i livelli di zucchero nel sangue cambiano durante la notte. Nelle persone con diabete di tipo 1 o diabete di tipo 2, queste fluttuazioni possono causare alti livelli di zucchero nel sangue o iperglicemia al mattino. Uno spuntino tattico, a tarda notte, prima di andare a letto, può aiutare a bilanciare questi livelli”.

Come spiega il sito britannico, i livelli di zucchero nel sangue di una persona cambiano durante la notte, principalmente a causa di due processi. Tra circa 3:00 di notte e le 8:00, i livelli di zucchero nel sangue aumentano come parte del processo di risveglio. Questo provoca alti livelli di zucchero nel sangue al mattino. I livelli di glucosio diminuiscono significativamente invece tra le 2:00 e le 3:00 del mattino. “Il corpo risponde rilasciando gli ormoni che aumentano di nuovo i livelli di zucchero nel sangue – si legge su
Medicalnewstoday – Può rilasciare troppo di questi ormoni, portando ad alti livelli di zucchero nel sangue al mattino. Mangiare uno spuntino prima di coricarsi può impedire ai livelli di glicemia di scendere molto durante la notte e ridurre l’effetto Somogyi”.

L’Italia del diabete è a macchia di leopardo: con un numero sempre crescente di pazienti – 4 milioni i casi noti e almeno 1 milione di casi non ancora diagnosticati – l’accesso ai farmaci, presidi e centri di cura si conferma infatti caratterizzato da forti differenze regionali, e variazioni macroscopiche si rilevano anche nei prezzi dei presidi (dagli aghi per le penne per l’insulina ai pungidito) che possono variare anche del 600% tra le Regioni. Non si tratta però di una classifica che distingue Nord e Sud tanto che una grande variabilità si riscontra in vari casi anche all’interno della stessa Regione. E’ quanto emerso da un indagine condotta dalla Società italiana di diabetologia (Sid).

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