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Diabete, sapete quali sono gli effetti collaterali meno noti?

26 Febbraio 2021 - di Claudia Montanari

Il diabete è una patologia molto diffusa nel nostro paese. Molti studi hanno dimostrato che prevenzione e diagnosi precoce sono fondamentali nel trattamento del diabete. Tuttavia, un ritardo nella diagnosi implica che il 50% dei pazienti potrebbe già avere soffrire di qualche complicazione cronica da esso derivata. L’aumento cronico del glucosio (dovuto a una diagnosi tardiva o a un controllo inadeguato negli anni) produce complicazioni croniche che colpiscono soprattutto i vasi sanguigni. Sia quelli grandi (cuore, cervello e arti inferiori), sia quelli piccoli (principalmente, reni, retina e quelli che mantengono l’ossigenazione dei nervi periferici).

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Ma perché si verificano queste complicazioni?

Come spiegano gli esperti, il meccanismo con cui avvengono tutte queste alterazioni è sempre lo stesso: il glucosio costantemente alto è dannoso per la parete dei vasi, in quanto innesca una reazione infiammatoria difensiva da parte del corpo. Questo porta ad una perdita di elasticità delle arterie e al loro progressivo restringimento, e ad una conseguente diminuzione del flusso sanguigno che può favorire la formazione di coaguli (trombi) che finiscono per ostruire i vasi.

SI tratta di informazioni che ci inducono a prestare particolare attenzione agli effetti collaterali meno noti (ma non per questo meno importanti) del diabete. 

Diabete, complicazioni macrovascolari

  • Cuore. Una minore circolazione nelle arterie coronarie può portare ad attacchi di cuore, aritmie e insufficienza cardiaca. Inoltre, poiché possono essere colpiti i nervi di queste arterie, il dolore caratteristico dell’angina può essere ridotto o assente, passando inosservato fino a quando la situazione diventa drammatica. Pertanto, le persone con diabete hanno da 2 a 6 volte il rischio di morte per eventi cardiovascolari e 2,5 volte più probabilità di sviluppare insufficienza cardiaca.
  • Cervello. Il diabete aumenta il rischio di ictus di 4 volte. Questo perché il progressivo restringimento dei vasi cerebrali riduce il flusso di sangue dei neuroni, che può causare ictus e deterioramento cognitivo (demenza vascolare).
  • Circolazione periferica degli arti inferiori. Il diabete è una delle prime cause di amputazione non da trauma dovuta alla progressiva riduzione della circolazione nelle arterie distali delle gambe. A livello precoce, questo provoca un ritardo nella guarigione della ferita e, nei casi avanzati, difficile guarigione delle ulcere che possono portare all’amputazione.

Complicazioni microvascolari

  • A livello dei reni. La riduzione del flusso per i reni porta ad una progressiva riduzione della loro funzione. Pertanto, il 50% dei diabetici ha un’insufficienza renale cronica, che può portare alla necessità di dialisi e persino a un trapianto di rene.
  • A livello della retina. Fino a un terzo delle persone con diabete soffre di retinopatia, la principale causa di cecità acquisita.
  • A livello dei vasi che nutrono i nervi periferici. La mancanza di nutrienti e ossigeno a questi nervi (principalmente nelle gambe) influisce sulla sensibilità, riducendola. E aumentando così il rischio di lesioni che possono portare a ulcere e amputazioni.

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Prevenzione, il miglior trattamento contro il diabete

Gli esperti assicurano che il modo migliore per prevenire il verificarsi di queste complicazioni è la prevenzione, una diagnosi precoce del diabete e un trattamento appropriato per evitare livelli elevati di glucosio (con insulina se necessario).