Cipolle e diabete: come mangiarle per non alzare la glicemia

Cipolle e diabete: come mangiarle per non alzare la glicemia

4 Giugno 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Chi soffre di diabete di tipo 2 sa quanto una corretta alimentazione sia importante per tenere a bada la glicemia.

La scelta dei cibi giusti però non è la sola cosa che conta perché anche la cottura può fare la differenza.

Prendiamo il caso delle cipolle, uno degli ortaggi più utilizzati nelle nostre cucine.

Di solito viene usata cotta per il soffritto oppure per il sugo o ancora al forno con le patate.

La cipolla cruda è invece più popolare in altre cucine mediterranee come quella greca (pensiamo al caso dell’insalata greca).

Diabete e cipolla: come è meglio mangiarla.

Come ricorda sulla sua pagina Instagram la Dr.ssa Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna ed esperta in Nutrizione Funzionale Medica, chi è diabetico dovrebbe preferibilmente mangiare le cipolle crude e non cotte.

Se consumata cruda la cipolla è diuretica e drenante, contrasta la ritenzione dei liquidi e facilita il lavoro del rene.

Può inoltre migliorare la gestione degli zuccheri contenuti nel pasto grazie alla glucochinina. 

Se cruda, mantiene anche intatte tutte le sue proprietà benefiche come quelle antitumorali.

Brutte notizie invece per la cipolla cotta: i suoi zuccheri diventano più disponibili per l’organismo e questo la rende inadatta ai diabetici e in generale a chi deve tenere a bada gli zuccheri.

Per questo è sempre meglio aggiungerla a fine cottura. Un gesto semplice che può rivelarsi più salutare, sebbene l’odore sia più forte e l’alitosi aumenti.

Cipolle alleate della salute, gli studi.

Uno studio pubblicato nel 2017 sulla rivista Food Research International ha evidenziato che le cipolle rosse sono una potente arma anticancro.

In particolare, rispetto agli altri tipi, sono le più efficaci nell’uccidere le cellule cancerogene del tumore al colon, oltre che di quello al seno.

Un altro studio della University at Buffalo ha rivelato che aglio e cipolla, ancora meglio se consumati insieme nel soffritto, potrebbero avere un potente effetto protettivo contro il cancro al seno.

Il soffritto mangiato più di una volta al giorno riduce del 67% il rischio.

 

 

 

 

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