Barbabietola alleata delle donne: fonte di vitamina C e acido folico

Barbabietola alleata delle donne: fonte di vitamina C e acido folico

29 Aprile 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

La barbabietola è un ortaggio poco usato nelle cucine italiane eppure il suo consumo andrebbe incrementato.

E’ un tubero alleato della salute femminile.

Con solo 100 grammi al giorno stiamo coprendo la terza parte di acido folico di cui il nostro corpo ha bisogno.

Altri benefici della barbabietola.

Le barbabietole sono ricche di vitamina C, potassio, magnesio, vitamine B1, B2, B3 e B6, ferro e iodio. 

Il succo dell’ortaggio è utile per controllare la pressione sanguigna.

Produce un aumento della concentrazione di ossido nitrico nel sangue, che dilata i vasi sanguigni e diminuisce la tensione.

Merito dell’elevato contenuto di nitrati, che aumentano il flusso di sangue al cervello e la distribuzione di ossigeno.

Sono invece sconsigliate per chi soffre di calcoli renali. Sebbene il suo sapore sia dolciastro,  la pianta ha pochissime calorie, solo 40 calorie per 100 grammi.

Studio sul succo di barbabietola.

Secondo uno studio pubblicato su Journal of Gerontology nel 2017, il succo di barbabietola può rafforzare i benefici dell’attività fisica.

I ricercatori della Wake Forest University hanno arruolato 26 partecipanti over 55, con pressione alta per effettuare 50 minuti di esercizio moderatamente intenso tre volte a settimana per 6 settimane.

Un’ora prima di ogni seduta metà dei partecipanti ha consumato un supplemento di succo di barbabietole.

La bevanda conteneva 560 milligrammi di nitrato, mentre agli altri è stato dato un placebo.

Al termine delle 6 settimane i ricercatori hanno analizzato il cervello dei partecipanti tramite risonanza magnetica.

E’ stato scoperto che chi ha consumato il succo di barbabietole aveva una corteccia somatomotoria (regione che aiuta a controllare il movimento del corpo) più forte.

“L’aggiunta del succo ha determinato una connettività cerebrale che somiglia molto a quello che si vede nei più giovani”, ha commentato il co-autore W. Jack Rejeski.