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Stella McCartney paladina moda sostenibile: aderisce campagna MacArthur

28 Novembre 2017 - di Silvia_Di_Pasquale

LONDRA – Stella McCartney paladina moda sostenibile. Sì alla haute couture, ma nel rispetto dell’ambiente. Disegnare, concepire e realizzare abiti diversamente: i capi devono durare di più e devono essere più facilmente riciclabili. Questo l’appello che la stilista e attivista britannica lancia per una moda sostenibile aderendo alla campagna della fondazione della skipper britannica dei record, Ellen MacArthur, che ha pubblicato un dossier sugli sprechi dell’industria dell’abbigliamento. Stella, notoriamente paladina dell’ambiente, non poteva che dare il suo contributo con la sua arte.

Ogni secondo, si legge nel rapporto, finisce nella spazzatura l’equivalente di un intero camion di tessuti. Si tratta di uno spreco di materie prime e anche di risorse economiche. Il dossier stima la perdita di circa 500 miliardi di dollari all’anno a causa di abiti “usa e getta”, che vengono cioè a stento indossati e che finiscono subito in spazzatura e raramente vengono riciclati. Se non ci saranno cambiamenti, sottolinea la fondazione, entro il 2050 l’industria della moda sarà responsabile dell’utilizzo di circa un quarto dell’intero budget mondiale di carbonio

Nel corso di un’intervista con Grazia, Stella McCartney ha parlato delle sue fonti di ispirazione, necessarie per realizzare le sue collezioni. Ecco quali sono:

“Immagini, suoni, profumi e soprattutto persone. In un certo senso io  sono “al servizio” della gente ed è questo che va sempre ricordato. La follia, l’eccentricità, la ricerca sono aspetti importanti, ma il riconoscimento più grande, soprattutto nel contesto economico attuale, è il fatto che ci sia qualcuno che voglia investire in una mia creazione parte del suo stipendio, faticosamente guadagnato”.