Scostumista: la moda vincente

Scostumista: la moda vincente

6 Novembre 2015 - di Claudia Montanari

ROMA – Scostumista: la moda vincente. Sono un po’ di anni che siamo abituati a vedere attrici di Hollywood, cantanti e donne del jet set internazionale (e anche nostrano), sfilare sui red carpet indossando degli abbordabilissimi vestiti di H&M. L’ultima preziosissima collezione disegnata da Olivier Rousteing per Balmain /H&M ha sfilato sul red carpet del Billboard Music Awards a Las Vegas ancor prima che uscisse.  Ma anche la linea  H&M Conscious collection viene ormai da un po’ di stagioni abitualmente indossata dalle dive  per presenziare a festival e premier; memorabile nel 2011 un’ Amanda Seyfried con indosso un completo giacca e short di seta azzurro elettrico bordato di nero per la prima del film “In Time”; e mai Michelle Williams è stata più elegante da quando ai Bafta Awards del 2012 indossava top bianco su lunga gonna nera aderente e fiore in vita sempre H&M.

Nel 2011 le foto di Kate Middleton alla premier del film su Mandela con una collana di Zara da circa 30,00€ fecero il giro del mondo, pochi minuti dopo sul sito del brand spagnolo la collana era sold-out. Olivia Palermo sfoggia spesso tra i suoi meravigliosi outfits,  anche vestiti low-cost, era perfetta con l’abito carne lungo di Mango al Guggenheim international gala pre-party del 2014. Quest’estate alla saga  matrimoniale di Pierre Casiraghi e Beatrice Borromeo, la bellissima ed elegantissima Charlotte Casiraghi si è presentata al pre-party delle nozze in un economicissimo abito lungo di Zara. E la milionaria ereditiera russa, caporedattore della rivista “Garage”, Dasha Zhukova, sempre al matrimonio dell’anno, indossava un abito con foglioline di pizzo su fodera color carne e spalline sottili di Self Portrait al modico prezzo di 260.00 sterline.

Ed è sul brand Self Portrait che ora voglio soffermarmi. Giovane “etichetta democratica” londinese che sta riscuotendo veloce successo anche grazie alle uscite di personaggi famosi paparazzati con i delicati abiti disegnati da  Han Chong, fondatore e direttore creatrivo del brand.

Jennifer Lopez, quando era giudice di American Idol nel 2014, è stata la prima star ad indossare pubblicamente un abitino/smoking dalla prima collezione del marchio, poche settimane dopo, la modella Alessandra Ambrosio è stata avvistata a San Paolo con indosso lo stesso abito. Un anno dopo Self Portrait ha cominciato abitualmente ad apparire sui red carpets  con outfits indossati da celebrità come Kate Mara, Reese Witherspoon, Katy Perry, Kristen Stewart, Beyoncé, Lily Allen, Monica Bellucci e Lea Seydoux.

Il direttore creativo Han Chong è nato in Malesia, ha studiato a Londra alla Central San Martin, e prima di cimentarsi nella moda è stato un’artista, nel 2011 ha anche esposto alla Biennale di Venezia. Nello stesso anno  lancia il marchio di moda Three Floor con il co-fondatore Yvonne Hoang. Nel 2013 allontantosi da Three Floor, Chong fonda Self Portrait, il successo è rapidissimo.

Self Portrait, anche s e leggermente più caro, segue vagamente la filosofia di Zara, o di H&M Conscious, cioè vendere a prezzi accessibili vestiti che hanno una buona manifattura e un ottimo design, ma mentre questi ultimi due brands sono  privi di un’identità forte, gli abiti di Self Portrait sono riconoscibilissimi; utilizzando un tipo di lavoro tecnico  che ci si potrebbe aspettare da un marchio di lusso, Self Portrait è molto moderno con una forte identità, e i prezzi sono ragionevoli, ed è questa  la combinazione vincente.

Vestirsi bene è alla portata di tutti. (Foto: Instagram). 

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