Prada punta a 4 nuove fabbriche in Italia: 700 nuove assunzioni

Prada punta a 4 nuove fabbriche in Italia: 700 nuove assunzioni

3 Aprile 2014 - di Claudia Montanari

MILANO – Ricavi in crescita e, causa il rallentamento in Europa, utili i in pareggio. Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo Prada, ha ieri approvato i conti del 2013 e punta alo sviluppo del gruppo anche attraverso l’apertura di 4 nuove fabbriche in Italia.

Il Corriere della Sera ha analizzato la situazione del marchio Made in Italy:

“Lo sviluppo di Prada passa anche attraverso 4 nuove fabbriche in Italia, per guadagnare quella velocità di reazione che solo il controllo diretto della produzione permette, sostiene Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo di moda, che ieri ha approvato i conti del 2013. Il bilancio si è chiuso con ricavi in crescita a 3,6 miliardi (+9%) e utili fermi a 628 milioni di euro, perché ha pesato il rallentamento in Europa, che rappresenta il 38% delle vendite (il 16% in Italia), l’euro forte e la debolezza dello yen”

Il settore del lusso sempre più competitivo anche in Cina:

“Dove Prada l’anno scorso è cresciuta del 14,7% a cambi costanti, «sta diventando un mercato maturo». Perciò investire nella catena del valore aumenta il vantaggio competitivo, sostiene il manager-imprenditore, 68 anni il 6 aprile, ammettendo di sentirsi «molto diverso nell’aspetto umano e filosofico da altri Ceo che ragionano solo per obiettivi». E spiega: «Nessuno si pone il problema di che cosa succederà fra 20 anni, io ci penso tutti i giorni. Dobbiamo avere un’azienda ben strutturata nella parte industriale e di processo. Guardiamo alla Church’s: è sopravvissuta solo perché hanno saputo conservare i loro operai, il know-how, la fabbrica», dice Bertelli. E annuncia che lo stabilimento del marchio di scarpe inglese fondato nel 1783 verrà triplicato”

Il progetto di 4 nuove fabbriche in Italia:
“In Italia, dove Prada controlla 11 fabbriche, a fine 2013 è stato raddoppiato il sito produttivo nella valle del Brenta, in Veneto. Entro il 2015 partirà un nuovo stabilimento di pelletteria vicino a Firenze, uno stabilimento per le calzature a Civitanova Marche, dove il gruppo ha già una fabbrica, uno stabilimento per l’abbigliamento vicino ad Ancona, e un polo logistico in Toscana. Con 700 nuove assunzioni industriali, 250 già quest’anno. E in Toscana nel 2015 nascerà l’Accademia tecnica Prada, per formare con profili tecnici 60 studenti tra i 16 e i 21 d’età durante un programma di 12 mesi, e poi farli entrare nella rete produttiva del gruppo. «Dobbiamo trasmettere il know-how alle generazioni future. Il Made in Italy non è solo un’etichetta, sono le persone che sanno fare un mestiere», afferma Bertelli. Certo, poi è cruciale la spinta dei negozi diretti, che richiedono investimenti ben maggiori (tra 400 e 450 milioni in totale nel 2014 rispetto ai 611 milioni del 2013). Per accelerare la crescita, stimata in salita del 9% nel 2014, quest’anno il gruppo progetta 50 nuove aperture con insegna Prada (120 nel triennio), di cui 50 solo per l’uomo, indicato come il «vero motore dello sviluppo», e 30 per Miu Miu (circa 70 nel triennio), prevedendo un fatturato di 800 milioni nel 2016 per il secondo marchio. Ma si punta anche sul contributo di Church’s”

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