PFW-No alle modelle troppo magre

29 Settembre 2017 - di Claudia Montanari

Scostumista-Vietato essere troppo magre per poter lavorare alla Paris Fashion Week. I due colossi del lusso LVMH e Kering vietano alle modelle che indossano una taglia al di sotto della 38 di poter partecipare alle sfilate dei loro brand. Tutte le top model, comprese  star come Gigi e Bella Hadid, Karlie Kloss, o la nostra Vittoria Ceretti, dovranno presentare un certificato medico, dove sia indicato la massa corporea, per poter lavorare durante la settimana della moda Parigina. Con questa disposizione si cerca di mettere fine all’elogio alla magrezza estrema che porta così giovani ragazze ad emulare modelle sottopeso rischiando così l’anoressia. Non sono venute a mancare polemiche al riguardo: osserva un booker di un’agenzia di modelle: “Se una ragazza atterra a Parigi il giorno prima della sfilata, come fa a procurarsi il certificato medico francese?” Per ovviare a questo problema e per evitare di ostruire gli studi dei medici del lavoro durante le sfilate, le top model di nazionalità straniera potranno presentare un certificato medico del proprio paese di origine. I due colossi del lusso ribadiscono che lavoreranno solo con modelle che abbiano presentato un certificato medico rilasciato non più di sei mesi prima del défilé che attesti la loro capacità di lavorare. Entrambi i gruppi, oltre a richiedere un certificato medico più recente rispetto a quello richiesto dalla legislazione, si astengono dall’impiegare   ragazze al di sotto dei 16 anni. Tutti i professionisti della moda hanno accolto l’adozione di ciò che Kering chiama “New Standards”. Con questa disposizione François-Henri Pinault, presidente e direttore generale di Kering e Bernard Arnault, presidente e direttore generale di LVMH, vogliono dare una linea guida ai loro direttori artistici nello scegliere modelle e testimonial giuste. Occhio quindi alle sfilate di Louis Vuitton, Dior, Givenchy, Kenzo, Marc Jacobs, Saint Laurent, Balenciaga…per non sentirsi in sovrappeso!     di Annapaola Brancia d’Apricena