Pitti Bimbi

Moda bimbo: si riaccendono i riflettori al Pitti, ma il settore è in rosso

17 Gennaio 2013 - di Claudia Montanari

FIRENZE – Torna a Firenze Pitti Immagine bimbo, alla sua 76ª edizione che da oggi giovedì 17 gennaio fino a sabato presenterà le collezioni di 475 brand di abbigliamento e accessori per i più piccoli su 47 mila metri quadrati di esposizione.

Un numero in lieve calo (l’edizione dell’anno scorso contava oltre 500 brand) che contribuisce a evidenziare le difficoltà vissute dal segmento di abbigliamento bimbo nel 2012.

Difficoltà evidenziate anche dai dati elaborati da Smi-Sistema moda Italia, che hanno sottolineato come nell’anno appena concluso il fatturato totale del settore ha registrato l’ennesimo calo che si somma all’andamento negativo con cui il childrenswear ha dovuto fare i conti dal 2008 al 2010 (con una breve parentesi positiva nel 2011).

Il mercato interno continua a vivere situazioni di criticità, e il giro d’affari del settore è sceso dell’1,1% fermandosi a poco più di 2,6 miliardi di euro.

I consumi nazionali sono infatti diminuiti nel 2012 del 3,6% e le importazioni addirittura dell’8,2 per cento. “Unica ancora di salvezza sono sempre le esportazioni per le quali la crescita ha raggiunto il 4,9%, un po’ meno rispetto alle performance degli anni scorsi a causa della brutta battuta d’arresto dell’abbigliamento bebè nei primi nove mesi dell’anno (-12,6%). Domanda calata nei principali mercati chiave dagli Usa alla Francia e alla Germania mentre la Russia continua a rappresentare un forte partner per l’export del bimbo (+11%). E arriva anche la sorpresa del Regno Unito che ha aumentato del 4,6% la domanda di childrenswear italiano” si legge su Pambianco.

 

Fonte: Pambianco