Costume da bagno intero al posto della maglia: ultima tendenza

13 Aprile 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Mettere il costume da bagno intero al posto della maglia: l’ultima tendenza (Continua a leggere).

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Perché limitarsi a indossare un trikini solo in spiaggia? Quante volte ti è capitato di vedere un costume intero che avresti volentieri abbinato a una gonna o un pantalone per uscire? Detto fatto.

La nuova moda dell’estate è proprio questa e lo hanno dimostrato le celebrities presenti all’ultimo Calzedonia Summer Show, andato in scena a Verona nei giorni scorsi. Prima fra tutte la giornalista e influencer spagnola Sara Carbonero, che ha sfoggiato all’evento fashion del brand italiano un costume intero monospalla di Calzedonia, abbinato a un paio di pantaloni neri.

Il vantaggio del costume è che aderisce meglio alla pelle, mettendo in risalto le forme. E’ morbido e ha un effetto sulla psiche non indifferente: ci fa sentire sempre un po’ al mare anche quando siamo in città. Inoltre…udite udite…con questo outfit è anche possibile dire addio al reggiseno, perché questo tipo di capo offre giù un ottimo sostegno (a patto che non abbiate una misura molto abbondante, il quel caso sempre meglio indossarlo).

Per quel che riguarda il gruppo Calzedonia, il brand ha chiuso il 2017 con un fatturato di 2.314 milioni di euro, in crescita dell’8,7% rispetto al 2016, e un utile netto salito da 208 a 249 milioni. Alla crescita del fatturato hanno contribuito tutti i marchi, a partire da Calzedonia (802 milioni), Intimissimi (691 milioni) e Tezenis (609 milioni).

L’attenzione ai costi ed alcune modifiche nelle politiche commerciali hanno consolidato l’ebitda, salito da 388 a 489 milioni di euro. Nel 2017 sono stati aperti 242 nuovi punti vendita, dei quali ben 189 all’estero, specialmente in Spagna, Francia, Russia e Germania.

Aumenta in modo sensibile la quota di fatturato estero (54%) così come i volumi di vendite on-line. Sul fronte produttivo, oltre agli stabilimenti già presenti in Italia, Sri Lanka, Croazia, Romania, Bulgaria e Serbia, nel corso del 2017 è entrata in funzione anche una nuova fabbrica in Etiopia.