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Altaroma 2012: talenti di oggi con un occhio a ieri

31 Gennaio 2012 - di Claudia Montanari

ROMA- È stata un’edizione in cui giovani talenti e Grandi Maestri della tradizione si sono incontrati, quella di Altaroma 2012. Nessuno scontro, le due generazioni si sono “prese per mano” ed hanno attinto ognuna alle conoscenze dell’altra.

La presidentessa della manifestazione, Silvia Venturini Fendi, ha dato un’impostazione nuova, rivolta sia al patrimonio storico del Made in Italy (che a Roma vanta un ampio archivio di esperienze) sia alla valorizzazione – e quindi alla promozione – dei giovani creativi che, in una situazione di mercato e orientamento del sistema moda monopolizzato dai grandi gruppi del lusso, non trovano spazio sufficiente e necessario alla visibilità.

Ed ecco che gli eventi che hanno avuto luogo in questi giorni hanno visto un alternarsi di presentazioni di vecchie glorie e giovani promesse: il Maestro Roberto Capucci riceve come premio la Lupa Capitolina; Lancetti, marchio storico della moda italiana, torna alla ribalta a cura di Caterina Gatta con un progetto di re-edition che fa rivivere cinquant’anni di storia del marchio, in collaborazione con yoox.com; e l’accostamento di nuove leve come Angelos Bratis, vincitore dell’ultima edizione di Who’s on Next, Stella Jean, i Talents 2012 all’Accademia di Costume e di Moda, Giada Curti, Camillo Bona, i giovani di New Generation, Antonella Rossi, Luigi Bruno, ai nomi storici mai dimenticati di Raffaella Curiel, Gattinoni, Fausto Sarli e Renato Balestra.

Da Gattinoni, che con il suo “Monti dress” ha voluto fare un omaggio all’Italia “in rinascita” del governo Monti, ai morbidi drappeggi delle tuniche peplo di Angelo Bratis, passnado per le virtuose sovrapposizioni di Camillo Bona, protagonista di questa edizione di Altaroma è stata indubbiamente una rievocazione del passato. Non a caso la mostra “Eroine di Stile” di Gattinoni rende omaggio al coraggio e alla determinazione delle donne, delle Eroine del Risorgimento italiano attraverso l’esposizione di 72 abiti delle più importanti cade di moda italiane.

Ancora, un altro carattere fondamentale di questa edizione di Altaroma è stata sicuramente la collezione di Camillo Bona, incentrata prettamente sul tema della “matrioska”: la scelta della matrioska sta a simboleggiare la fertilità e la trasformazione unite al gusto peri il naif, ma in realtà la matrioska permette allo stilista di giocare con sovrastrutture di tessuti proposti sovrapposti: trame e intrecci tra  merletti, cammei e cristalli. Gli abiti vanno per la maggiore, infatti la sfilata propone per lo più vestiti, il tutto giocando tra sovrapposizioni e colori cangianti.

Dal risorgimento direttamente al futuro: una grande performance tecnologica ha caratterizzato la terza giornata di AltaRoma, quando nel Tempio di Adriano è stato proiettato KM3D/1, lo short film in 3D con protagonista Kate Moss ritratta come una dea mitica, che disvela la sua immagine attraverso un’esplosione di centinaia di sottili cristalli Swarovski. Commissionato da AnOther Magazine, ideato dal creative director Jerry Stafford e diretto dall’artista e regista Baillie Walsh, KM3D/1 continua il viaggio di Moss e Walsh nella sperimentazione di immagini multidimensionali viste per la prima volta nel film olografico per la sfilata autunno-inverno 2006 di Alexander McQueen.

Silvia Venturini Fendi dice al Corriere della Sera: “La nostra ricchezza è il nostro “heritage”, e il successo, il futuro dell’alta moda, come è avvenuto a Parigi, è quello di sapersi reinventare partendo dai nostri archetipi stilistici”.

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