“L’utente può inserire un gran numero di misure (vita, fianchi, altezza del cavallo, giro collo) e quindi verificare se l’abito che sta per acquistare gli calza a pennello. Altre aziende stanno sperimentando con successo questa via, e ben presto saranno esperienze comuni nel commercio elettronico.I vantaggi per le aziende sono meno resi e più soddisfazione, quindi più acquisti. Molte le firme che hanno aderito, da Hugo Boss a Pink. Ma c’è di più. È ormai chiaro che uno dei vantaggi possibili con la vendita online è la personalizzazione dei prodotti. Già si vendono cravatte con fantasie e sigle ad hoc, ma anche camicie su cui scegliere il tipo di colletto, bottoni, polsini”
“Lo scanner 3D Tailor Truck della società Arden Reed prende più di 3,5 milioni di misure del corpo. Dopo due secoli di metro, spilli e appunti con gessetto, Carlos Solorio, co-fondatore della americana Arden Reed, ha voluto cambiare: il suo furgone personalizzato è equipaggiato con la più recente tecnologia di scansione 3D e viaggia in lungo e in largo negli Stati Uniti. Sfrutta 14 sensori Kinect per prendere più di 3,5 milioni di misurazioni in altrettanti punti del corpo. E forse neppure immaginavate di averne tanti a cui fare attenzione per confezionare un abito. Questi dati, altro segno di una globalizzazione non solo elettronica, sono inviati a un impianto di produzione in Asia, che cuce l’abito su misura in 4-6 settimane”
Carlos Solorio – si legge su La Stampa- ha spiegato alla Bbc:
“I clienti ottengono un vestito personalizzato con un prezzo che varia da 500 a 1500” che tanto per molti di noi, ma è comunque più basso della media per un simile prodotto. E se si guardano i prezzi nelle vetrine dei negozi più blasonati, si capisce cosa intende”











