La Ue contro Montalbano: “Non mangi i pesciolini”

21 Marzo 2012 - di luiss_edalto

ROMA – Il commissario Montalbano finisce sotto ‘processo’ per peccati di gola. E a metterlo all’indice è niente meno che l’Unione Europea. Abile e amatissimo investigatore, il poliziotto che guida il commissariato di Vigata è infatti ‘reo’ di mangiare – seppur virtualmente – piccoli pesci, contribuendo così a rovinare l’ecosistema del Mediterraneo. A prendersela con il personaggio creato dalla penna di Andrea Camilleri è la commissaria europea Maria Damanaki, paladina di una pesca sostenibile e grande fan di Montalbano.

Ma non abbastanza da perdonare al commissario e al suo creatore tanta leggerezza. Al punto che ha preso carta e penna per scrivere a Camilleri e chiedergli di modificare immediatamente i gusti culinari del suo personaggio, eliminando dal menù il novellame. Via insomma le famose scene in cui Montalbano – gran buongustaio – nella sua splendida casa affacciata sul mare a Marinella, in Sicilia, offre alla compagna Livia o a testimoni reticenti i gustosi pesciolini cucinati a puntino dalla fida Adelina. Davanti ai quali tutti finiscono sempre per cedere. Si tratta pero’, avverte la commissaria, di pesci che non hanno ancora raggiunto l’età per la riproduzione: ucciderli (e mangiarseli) significa incidere sulla conservazione delle risorse ittiche.

”Sono una grande fan di Montalbano – ha assicurato Damanaki durante una conferenza stampa sulla biodiversità a Bruxelles – e un’appassionata lettrice di Camilleri. Ma c’e’ un grave problema: il commissario ama il novellame di pesce, una cosa inaccettabile nel Mediterraneo”. Per questo, ha spiegato, ”ho scritto a Camilleri”. Ora starà allo scrittore, ricevuta la missiva, decidere se correggere la rotta culinaria del suo amato personaggio, facendolo virare magari sui famosi arancini siciliani, che hanno dato anche il nome ad una raccolta di racconti del commissario, o sui noti dolci regionali, dai cannoli alla cassata, meno dietetici ma decisamente più ecocompatibili.(Foto Lapresse).