Smoked salmon, il make up per la primavera 2020

Smoked salmon, il make up per la primavera 2020

4 Marzo 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Si chiama “smoked salmon” e si candida a diventare il make up per occhi della primavera 2020. Il suo nome, “salmone affumicato”, potrebbe suonare poco elegante, ma basta riflettere sul colore del pesce per rendersi conto che potrebbe regalare sfumature originali e innovative per la nuova stagione. Le prime celebrities ad aver inaugurato lo smoked salmon sono Olivia Palermo, Sophie TurnerRosie Huntington-Whiteley e Lily Aldridge.

Per crearlo serve almeno un ombretto aranciato, normale e uno glitterato sempre dello stesso colore. Poi delle tinte beige. Ma è anche il nero a dover spiccare, non solo per quel che riguarda il mascara, ma anche l’eye-liner. Sarà questo contrasto tra la linea nera e il color salmone a illuminare il vostro sguardo. Per quel che riguarda il rossetto, meglio rimanere su tinte nude, per evitare di distogliere l’attenzione dallo sguardo.

Oltre a scegliere prodotti di qualità, bisogna fare attenzione alla conservazione dei trucchi. La stragrande maggioranza dei prodotti, come mascara, spugnette per il trucco e lucidalabbra possono essere contaminati da super-batteri, come gli escherichia coli e gli stafilicocchi. La maggior parte di loro, infatti, non viene pulita e viene usata ben oltre la data di scadenza. Questa scarsa cura porta a renderli covi ideali per i batteri. A dirlo è stata una ricerca dell’Aston University pubblicata sul Journal of Applied Microbiology.

Nello studio, condotto nel Regno Unito, è emerso che nove prodotti su dieci avevano batteri in grado di causare malattie che vanno dalle infezioni della pelle a quelle del sangue, se usati vicino ad occhi, bocca o tagli ed escoriazioni. Questo rischio è maggiore per le persone immunocompromesse che hanno maggiori probabilità di contrarre infezioni batteriche.

Le spugnette per il trucco hanno riscontrato i più alti livelli di batteri potenzialmente dannosi, con la stragrande maggioranza (il 93%) che non è mai stata pulita, nonostante oltre i due terzi, il 64%, siano cadute sul pavimento durante l’uso.


   

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