Dieta anti-età: contro invecchiamento alghe, gomasio, oli e pochi zuccheri

Dieta anti-età: alghe, gomasio, oli e pochi zuccheri

21 Giugno 2013 - di Mari

ROMA – A dieta per non invecchiare. E’ l’obiettivo dell’alimentazione slow-aging. Cibi che fermano le rughe e i segni del tempo.  Quindi via libera agli antiossidanti per fermare i radicali liberi. Attenzione all’indice glicemico e da consumare con moderazione gli zuccheri.

Gli anitossidanti sono presenti nella vitamina C ed E, nei carotenoidi, nei polifenoli e negli acidi grassi omega 3 e 6. Tradotto in cibi, sulla tavola di chi vuole fermare l’età non devono mancare frutta e verdura, in particolare agrumi, ma anche cereali (meglio se integrali) e legumi.

Ci sono poi degli alimenti che non rientrano prettamente nella cucina tipica occidentale ma che fanno benissimo per contrastare l’invecchiamento. Innanzitutto le alghe, ricche di ferro, proteine, vitamine, aminoacidi essenziali, iodio e algina, una sostanza che aiuta l’organismo ad eliminare i metalli pesanti e altre sostanze tossiche.

Ottimo anche il gomasio, un combinato di semi di sesamo e alghe, che dà sapore ed è ricco di potenti antiossidanti che controllano i livelli di colesterolo e proteggono il fegato.

Tra gli oli, oltre a quello di oliva, fanno bene anche quello di macadamia, di argan e il Sacha inchi, con il 48% di omega 3, il 36% di omega 6, il 9% di omega 9, il 33% di proteine e il 50% di antiossidanti. Bene anche l‘olio di palma da cocca, ricco di vitamine del gruppo B, di vitamina C e di aminoacidi.

Da limitare, invece, gli zuccheri dei carboidrati, che hanno una sorta di effetto dipendenza per reazione biochimica. Risvegliano l’insulina che poi chiede al cervello di assumerne ancora. Per questo gli esperti sottolineano che è importante guardare l’indice glicemico dei carboidrati. Fino a 50 si tratta di un Indice glicemico basso, da 50 in su è alto. Come fonti di glucidi sì a verdura e frutta, ma con moderazione banane, fichi, mango, papaia e castagne. Da limitare i cereali e gli amidi, come patate, pasta, riso, farro, miglio. Via libera, invece, ad orzo e avena decorticati.

 

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