I migliori cibi per la crescita dei capelli, dalle uova al salmone

I migliori cibi per la crescita dei capelli, dalle uova al salmone

27 Gennaio 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Seguire una dieta sana ha effetti benefici su tutto l’organismo, capelli inclusi. Non ci sono alimenti che da un giorno all’altro rendono la chioma vigorosa. Tuttavia, alcuni cibi possono sicuramente migliorarne la qualità. Le proteine ​​sono vitali per capelli sani. Una carenza di biotina può favorire il diradamento e la caduta. Un’appropriata assunzione di vitamina A può aiutare a mantenere la salute delle cellule che circondano il follicolo pilifero, che è necessario per una crescita sana della chioma. La vitamina C stimola il collagene, che è un componente principale della cheratina, il tipo di proteina che compone i capelli. Importanti anche ferro e Omega-3.

Cibi alleati della crescita dei capelli.

Mette nel carrello lo yogurt greco per fare il carico di proteine. Potete condirlo con della frutta secca, come noci o mandorle, senza però esagerare con le porzioni. Se si segue una dieta vegana, via libera al tofu. Sì alle fragole, fonte di Vitamina C, che come abbiamo visto è importante per il collagene. Anche una tazza di cavolini di Bruxelles soddisfa il fabbisogno giornaliero di vitamina C. Il salmone è un alimento che vanta sia proteine ​​che biotina. Contiene anche acidi grassi omega-3 così. Ciò significa che questo pesce contiene tre nutrienti essenziali per la crescita dei capelli. Un uovo contiene 6 grammi di proteine, più biotina. Questo lo rende un altro alleato in cucina.

Passando ai legumi, sappiate che una tazza di lenticchie contiene 18 grammi di proteine più 7 milligrammi di ferro. Per massimizzare l’assorbimento di quest’ultimo, meglio abbinarlo con alimenti fonti di Vitamina C, come i già citati cavoletti di Bruxelles. Una tazza di ceci contiene 15 grammi di proteine vegetali, necessarie per far crescere capelli lunghi e forti. Le acciughe sono un’ottima fonte di proteine e acidi grassi omega-3. Sebbene vada mangiata con moderazione, la carne rossa contiene un alto livello di ferro biodisponibile. Va consumata non più di due volte a settimana e non deve necessariamente essere eliminata.

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