Chirurgia estetica, 2 pazienti su 3 under 40. Lifing in pausa pranzo

31 Marzo 2013 - di Mari

ROMA – Dal chirurgo plastico sempre più giovani: due pazienti su tre, dicono i dati dell’Ini, l’Istituto neurotraumatologioc italiano, hanno meno di 40 anni. Si tratta di un’inversione di tendenza degli ultimi anni.

Quello che sta accadendo in Italia da alcuni anni, e che gli Stati Uniti già conoscono da tempo, è un approccio alla chirurgia estetica completamente diverso. In particolare conta la competitività sul lavoro. Molte donne, acnhe giovani, spiegano gli esperti dell’Ini, vogliono mantenersi in forma sempre, fermare il tempo: per questo uno dei trattamenti più richiesti è il lifting estetico della pausa pranzo. 

Verso i trent’anni il turn over cellulare rallenta. Le cellule si riproducono più lentamente e sono colpite dall stress ossidativo. In questo modo si apre la strada alle prime rughe sul viso. In questi casi possono essere utili i peeling e le iniezioni di biorivitalizzanti.  Tra i trattamenti anti-età sono molto richiesti anche quelli a base di acido ialuronico, che con l’età vengono usati anche per “sistemare” collo, decolleté, mento e mani.