Cosa Mettere in Testa – (FOTO)

30 Ottobre 2017 - di Claudia Montanari

Scostumista-Ci sono donne come Wanda Osiris, Valentina Cortese e Moira Orfei, che hanno fatto del turbante un tratto distintivo del proprio look. Sarà perché aiuta a nascondere un capello non proprio curato che dive di una certa età hanno usufruito di questo escamotage per avere un aspetto ordinato, così come oggi viene spesso usato da chi ha problemi di alopecia o in seguito a trattamenti di chemioterapia. Ma il turbante ha anche un lato glamour, e nelle ultime sfilate abbiamo infatti visto teste ornate da foulard, fasce e turbanti.   Piccole bende attorno al capo o più ampi pezzi di stoffa con applicazioni e decori, foulard annodati sulla testa in stile anni ’50, fino ad arrivare ai veri e propri copricapi di origine orientale realizzati avvolgendo intorno alla testa  lunghe fasce di tessuto,  i cosiddetti turbanti.   Avvistate nelle ultime sfilate, modelle con teste ornate da sete colorate, pelli minimali, materiali intrecciati, lurex con decori e applicazioni.   Ci sono semplici ‘bandeaux’ come quelle in pelle monocolore di Vandervost o quelle in tessuto broccato di Anya Hidmarch; più sofisticate da Chanel che si arricchiscono con perle e strass applicate su una fascia in maglia lurex per un risultato regale; Del Pozo crea  bellissimi intrecci di paglia che trasforma in semplici fasce asimmetriche o in spettacolari nocche giganti; mentre il capo delle modelle di Gucci è decorato da una grossa treccia realizzata in tessuto sparkling che cinge la fronte in stile Seventies. Temperley London gira una lunga fascia di seta colorata attorno al capo e l’annoda sulla sommità per un mood da pin-up. Antonio  Marras fa lo stesso ma con un tessuto più ampio, l’effetto è quasi quello di un turbante. Marc Jacobs invece completa ogni look con veri e propri turbanti fermati da spille tempestate da Swarovski.   All’inizio del secolo scorso fu Paul Poiret che con la sua moda ispirata all’Oriente, creava fasce e turbanti da indossare con pantaloni alla turca e tuniche, realizzate con tessuti preziosi, come velluti e broccati e con disegni esotici. Dal 1910 al 1920 è stato un copricapo molto popolare, così come in altri decenni, soprattutto negli anni trenta, sessanta e ottanta.  Al pari dei giorni nostri i turbanti erano già strutturati dai modisti, anche perché quanti di noi in occidente sono capaci annodare un turbante con risultati apprezzabili? di Annapaola Brancia d’Apricena