Se proprio devi bere, opta per il vino bianco: il più alleato della "pancetta"

Se proprio devi bere, opta per il vino bianco: il più alleato contro la “pancetta”

29 Aprile 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Se proprio devi bere, opta per il vino bianco: il più alleato contro la “pancetta”. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Obesity Science & Practice. I bevitori di birra e liquori hanno alti livelli di grassi nocivi legati alle malattie cardiache, ma gli amanti del vino sembrano essere meno colpiti dal problema. Il vino rosso è risultato legato a livelli più bassi di grasso viscerale, diverso da quello addominale (la cosiddetta “pancia”). I bevitori di vino bianco sono risultati meno colpiti dall’accumulo di grasso rispetto ad altri tipi di alcol. È stato anche riscontrato che il vino bianco aumenta la densità ossea, se bevuto con moderazione, aspetto positivo con l’avanzare dell’età.

La ricerca ha esaminato i casi di quasi 2.000 britannici di età compresa tra 40 e 79 anni, utilizzando dei sondaggi, scansioni ed esami fisici. Invece di guardare solo all’aumento di peso, i ricercatori hanno esaminato anche i depositi di grasso viscerale intorno agli organi interni, come il fegato, il pancreas e l’intestino. Coloro che bevevano birra e alcolici avevano più grasso viscerale.

Dallo studio è emerso che la birra ha la percentuale di alcol più bassa, ma è ricca di carboidrati e calorie, che contribuiscono all’aumento di grasso viscerale. Chi beve vino rosso risulta avere livelli di grasso più bassi. Bere vino bianco non sembra avere invece alcun impatto sui livelli di grasso viscerale in chi lo consuma con moderazione. Ciò può essere dovuto a livelli più elevati di polifenoli, composti ricchi di antiossidanti e benefici per la salute. Nel bianco sono maggiori rispetto al rosso.

Vino rosso alleato dell’intestino?

Bere vino rosso potrebbe fare bene all’intestino, perché aumenta la varietà dei batteri che lo abitano, il cosiddetto microbioma. Ciò aiuterebbe a ridurre i livelli di obesità e colesterolo cattivo. Lo aveva rilevato uno studio del King’s College di Londra, pubblicato sulla rivista Gastroenterology, che però puntava sulla moderazione: secondo i ricercatori, i benefici si possono ricavare anche da un solo bicchiere ogni 15 giorni. No al consumo eccessivo dunque, che non rema in favore della salute. Foto di Photo Mix da Pixabay.

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