Tumori della pelle, bambini a rischio: troppe scottature

Tumori della pelle, bambini a rischio: troppe scottature

22 Marzo 2017 - di Mari

Tumori della pelle, è allarme tra i bambini. Uno su quattro, in Italia, ha riportato almeno una scottatura solare durante la propria vita e quasi due su dieci non usano creme o cappellini per proteggersi dai danni dei raggi. Sono i dati preoccupanti che emergono dallo studio epidemiologico realizzato nell’ambito del progetto di prevenzione “Il Sole per amico” promosso dall’Intergruppo per il Melanoma (IMI) e dal Centro Studi GISED.

Lo studio ha coinvolto un campione di oltre 12mila bambini delle scuole elementari, da Nord a Sud Italia, e ha consentito di raccogliere dati su abitudini e prevalenza di scottature. Ne emerge che il 25% dei bimbi si è scottato a causa del sole almeno una volta nella vita.

Va però detto che negli ultimi anni c’è stato anche un incremento della sensibilizzazione sul rischio che le scottature rappresentano per l’insorgenza di melanoma, un tumore della pelle molto aggressivo e frequente, in aumento negli ultimi decenni, sopratutto tra i giovani. Se è vero infatti che il 15% dei bimbi non usa protezioni, l’85% utilizza invece creme solari ad alto schermo, il 73% il cappellino, il 73 la maglietta, il 54% occhiali da sole.

Da un confronto con i dati dello studio “Solesì-Soleno”, condotto nel 2001-2004, emerge un trend positivo sulla prevenzione: in 15 anni è infatti diminuito il numero di scottature dal 13,8% al 9,4% ed è aumentato l’uso di forme di protezione dal sole come magliette (+9%) e creme (+15%). Dati che confermano la necessità di promuovere campagne educative in un arco di tempo prolungato per cambiare i comportamenti.

“La parola prevenzione – ha spiegato il sottosegretario all’Istruzione Vito De Filippo – è decisiva per tante malattie, ma in particolare su alcuni fronti, come quello oncologico, può essere determinante per la vita di una persona. Realizzare campagne per rafforzare le buone abitudini tra i ragazzi è di fondamentale importanza”.