Timidezza e ansia eccessiva, un aiuto inaspettato da un ormone

Timidezza e ansia eccessiva, un aiuto inaspettato da un ormone

4 Dicembre 2015 - di Mari

AMSTERDAM – Troppa timidezza e ansia possono diventare un problema: si chiama disturbo di evitamento, ed è una vera e propria patologia che blocca le persone, in particolare donne ma non solo, impedendo loro di avere rapporti sociali normali. Una timidezza paralizzante, potremmo definirla. E un aiuto, in questi casi, potrebbe arrivare dal testosterone. 

Uno studio della Radboud University di Nijmegen, nei Paesi Bassi, ha infatti scoperto che quello che viene normalmente chiamato l’ormone della virilità può aiutare le persone colpite da timidezza eccessiva, che soffrono di ansia sociale e hanno difficoltà persino a sostenere gli sguardi altrui.

Gli esperti hanno evidenziato che già ricerche precedenti condotte su persone sane avevano suggerito che il testosterone facilita il contatto con gli altri, ed avevano dimostrato che le persone con ansia sociale hanno livelli più bassi di questo ormone e una più alta probabilità di soffrire di disturbo di evitamento.

Questi dati hanno spinto gli esperti ad approfondire le potenzialità del testosterone in uno studio che si è rivelato il primo a dimostrare che l’ormone può aiutare chi deve misurarsi con problemi di ansia sociale.

Come ha spiegato Dorien Enter, autrice dello studio, “il testosterone ha un effetto ‘soppressore’ per l’ansia, e facilita il contatto in contesti sociali”.

I ricercatori olandesi hanno seguito un gruppo di diciannove donne con disturbo d’ansia sociale e altrettante non affette dalla problematica inserite in un gruppo di controllo. Un giorno veniva somministrata loro una dose di testosterone e un altro giorno un placebo, senza che né il ricercatore né le persone arruolate nella ricerca sapessero quale delle due condizioni veniva applicata.

Gli esperti hanno poi fatto la prova del contatto visivo (evitarlo è un comportamento tipico di chi soffre di ansia sociale) mettendo le donne davanti a un schermo di computer su cui comparivano volti arrabbiati, felici o neutri. ‘Tracciando’ i loro sguardi, è emerso che le pazienti che avevano ricevuto il testosterone hanno evitato il contatto visivo meno spesso rispetto a quelle sotto placebo.

Questo studio, quindi, apre le porta a possibili usi del testosterone come supporto nelle terapie dei pazienti che soffrono di ansia sociale.

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