Pressione alta e cena: donne che mangiano tardi...

Pressione alta e cena: donne che mangiano tardi…

12 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

A fare la differenza nella lotta alla pressione alta potrebbe anche essere l’orario in cui si consuma l’ultimo pasto della giornata. Le donne che cenano dopo le 18.00 potrebbero avere un rischio maggiore di soffrire di malattie cardiache. Questa abitudine alimentare risulta collegata ai fattori di rischio quali ipertensione, alto indice di massa corporea (BMI) e scarso controllo della glicemia.

Come si legge sul Daily Mail, gli esperti della Columbia University, che hanno studiato 112 donne, affermano che scegliere di mangiare presto la sera sarebbe un modo “semplice” per ridurre il rischio di malattie cardiache. Le partecipanti – che avevano in media 33 anni – hanno ricevuto un punteggio di salute del cuore all’inizio dello studio. Questo è stato poi ripetuto un anno dopo. Le volontarie hanno tenuto dei diari alimentari elettronici su cosa, quanto e quando hanno mangiato durante lo studio.

I risultati hanno mostrato che l’abitudine di mangiare dopo le 18 risulta collegata a una cattiva salute del cuore. Le donne che consumano invece una percentuale maggiore delle loro calorie giornaliere dopo questo orario hanno in media una pressione sanguigna più alta. Sono inoltre più in sovrappeso e meno in grado di controllare la glicemia, entrambi fattori di rischio gravi per le malattie cardiache. Il team non ha dimostrato che mangiare tardi porta necessariamente a malattie cardiache. Ma ha scoperto solo un collegamento a noti fattori di rischio per le malattie cardiache.

E’ innegabile tuttavia che una cena a tarda sera va contro il nostro orologio naturale, come spiegato il dottor Makarem al Today Show. “I nostri programmi di lavoro e gli spostamenti più impegnativi spingono tutto più tardi e ora stiamo mangiando in tempi non convenzionali. Finora, gli approcci allo stile di vita per prevenire le malattie cardiache si sono concentrati su ciò che mangiamo e su quanto mangiamo. Questi risultati preliminari indicano che un’alimentazione intenzionale attenta ai tempi e alla percentuale di calorie nei pasti serali può rappresentare un comportamento semplice e modificabile che può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache”.