Pressione alta, modi naturali per migliorare la salute delle arterie

Pressione alta, 3 bevande per ridurla in modo naturale

23 Luglio 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – La pressione alta è un fattore di rischio piuttosto comune ma anche difficilmente individuabile in quanto raramente ha sintomi evidenti. Tuttavia, se non tenuta sotto controllo, può portare a complicazioni anche gravi. Uno dei modi più sicuri per monitorare la pressione del sangue è quello di misurarla regolarmente. Se ci si accorge di avere la pressione alta, è bene chiedere consiglio al proprio medico che saprà prescrivere la giusta cura. Tuttavia, uno dei metodi più efficaci per contrastarla è senza dubbio quello di adottare uno stile di vita sano e un’alimentazione equilibrata. Le linee guida raccomandano, in generale, di ridurre la quantità di sale nel cibo e di mangiare molta frutta e verdura. A tal proposito, vediamo anche 3 bevande che, secondo alcuni studi, sono risultate efficaci per ridurre l’ipertensione in modo naturale.

Tè verde: Un maxi studio pubblicato nel British Journal of Nutrition nel 2004 ha suggerito che il tè verde può aiutare ad abbassare la pressione sanguigna. In questa maxi ricerca, che ha preso in considerazione 25 studi, è emerso che il tè verde è risultato efficace contro l’ipertensione ma solo a lungo termine e se bevuto con regolarità. In uno studio, 56 soggetti obesi con la pressione alta hanno assunto 379 mg al giorno di estratto di tè verde per tre mesi. Alla fine dell’esperimento, è staro rilevato un significativo abbassamento della pressione arteriosa rispetto al gruppo placebo.

Tè kombucha: è un tè verde o nero fermentato con una coltura contenente una simbiosi di batteri Acetobacter e lieviti. I benefici del kombucha sono da attribuirsi soprattutto alle sue proprietà probiotiche. In una revisione comprendente 9 studi, è stato riscontrato che assumere probiotici può essere efficace contro l’ipertensione. Uno studio condotto presso la National Library of Medicine National Institutes of Health degli Stati Uniti, ha analizzato l’effetto dei probiotici sulla pressione sanguigna. Lo studio ha rilevato che, in media, i partecipanti che avevano consumato i probiotici ogni giorno per otto settimane o più avevano una pressione arteriosa sistolica inferiore di 3,5 mmHg e una pressione diastolica inferiore di 2,38 mmHg, rispetto a quelli che non avevano consumato probiotici.

Succo di barbabietola: bere succo di barbabietola può ridurre la pressione sanguigna a breve e lungo termine. Nel 2015, i ricercatori hanno riferito che bere succo di barbabietola rossa ha portato ad abbassare la pressione sanguigna nelle persone con ipertensione che ne hanno bevuto 250 millilitri (circa un bicchiere) ogni giorno per 4 settimane. I ricercatori hanno notato effetti positivi già entro 24 ore. In questo studio, coloro che hanno bevuto un bicchiere di succo di barbabietola ogni giorno abbassato la media della pressione sanguigna di circa 8/4 millimetri di mercurio. In media, un singolo farmaco per la pressione del sangue riduce i livelli di 9/5 mm Hg. Secondo i ricercatori, il merito sarebbe degli alti livelli di nitrato inorganico presente nelle barbabietole.