Pidocchi, trattamento con piretoidi: rischio per i bambini?

Pidocchi, trattamento con piretoidi: rischio per i bambini?

15 Marzo 2017 - di Mari

Trattamenti per i pidocchi, sotto la lente i piretoidi: potrebbero provocare disturbi comportamentali nei bambini. E’ quanto ipotizza uno studio francese. Anche se Stefano Cambiaghi, dermatologo al Policlinico di Milano, interpellato dal Corriere della Sera fuga molti timori.

I piretroidi sono sostanze sintetiche ampiamente usate sia come pesticidi sia per il trattamento della pediculosi, della scabbia e della pulicosi, oltre che come repellenti per gli insetti.

Secondo lo studio condotto da Jean-François Viel e del suo team, l’esposizione a certi piretroidi alle basse dosi ambientali a cui è esposta la popolazione generale può essere associata a disturbi comportamentali dei bambini. In particolare l’équipe individua una relazione tra concentrazione urinaria di derivati dei piretroidi e disturbi comportamentali (come il deficit di attenzione) all’età di 6 anni.

Spiega il Corriere della Sera:

Il nuovo studio ha sottoposto i bambini di 6 anni a valutazioni comportamentali e il team di Viel ha riscontrato un legame tra i piretroidi e problemi comportamentali nei bambini. La tesi è che i metabolici piretroidi, analizzati in cinque variabili, danneggiando i nervi negli insetti possano compromettere anche quelli umani. (…) Nel complesso, i bambini con i più alti livelli di metaboliti piretroidi nel loro urine hanno riportato circa tre volte più probabilità di avere un comportamento anomalo, secondo lo studio francese.

Il dottor Cambiaghi invita però alla cautela:

“Si tratta di uno studio epidemiologico osservazionale, che non permette di individuare relazioni certe tra causa ed effetto. Le prove presentate sono da considerarsi deboli. Inoltre, come viene riconosciuto dagli stessi autori, lo studio presenta diversi limiti, il principale dei quali consiste nella difficoltà di valutare l’esposizione prenatale e infantile ai piretroidi tramite il dosaggio dei loro derivati nelle urine a 6 anni di vita, sapendo che questi vengono eliminati dal nostro corpo in pochi giorni. Nello studio si parla peraltro di “esposizione ambientale” e non viene fornita nessuna notizia sull’eventuale uso domestico di tali sostanze (ad esempio per il trattamento dei pidocchi) nella popolazione studiata”.