La crema corpo Aveeno da 14 euro che idrata e profuma senza appiccicare

Pelle perfetta: meglio una skincare complessa o pochi prodotti? I risultati di uno studio

17 Gennaio 2020 - di Claudia Montanari

ROMA – Per riuscire ad ottenere una pelle del viso perfetta, la skincare è molto importante. Tuttavia, non sempre è chiaro se e quante creme e trattamenti è necessario utilizzare per riuscire ad ottenere una pelle luminosa e fresca. E’ meglio affidarsi a pochi prodotti, in nome del nuovo credo ‘clean’ che elimina il superfluo puntando a pochi rimedi indispensabili, o seguire una beauty routine complessa e completa (con almeno una decina di prodotti diversi applicati durante il giorno)? Cosa funziona meglio?

Esiste un modo oggettivo per rispondere a questo dubbio atavico? Ora forse sì. Per la prima volta, a quanto dichiarano gli autori del nuovo esperimento pubblicato sulle pagine di Cosmetic & Toiletries Science Applied di questo mese, sono state messe a confronto le due metodiche fra le più gettonate e raccomandate dagli esperti e dalle company specializzate in skincare ovvero la routine semplice e minimalista in chiave ‘clean style’ (detergente più crema da giorno al mattino, detergente alla sera per lasciare libera la pelle e niente filtri chimici) e la beauty routine più avanzata, di ispirazione orientale ed olistica e senza dubbio più ricca (dieci prodotti, così suddivisi: al mattino detergente, tonico, siero occhi, siero viso e crema da giorno con filtro solare; alla sera detergente, tonico, siero occhi, siero viso e crema da notte nutriente). Alle beauty routine quotidiane inclusa nel nuovo confronto mancano i trattamenti speciali e saltuari come maschere e peeling e chissà che un domani non saranno confrontati anche questi ultimi.

Se la prova clinica dedicata alla beauty routine di tutti i giorni è basata su metodi complessi e molto tecnici (coinvolti gruppi di 22 e 47 donne fino a 51 anni di età, confronti fatti con strumenti dermatologici a due giorni dall’inizio del test e dopo 12 settimane di trattamenti, prodotti applicati su metà del viso per fare paragoni migliori etc), andiamo subito alle conclusioni: scrivono gli autori del confronto che

“la routine avanzata e composta da 10 prodotti migliora in modo molto più evidente la pelle del viso rispetto alla routine semplice”.

Nel dettaglio: dopo due giorni di test l’idratazione della pelle è aumentata del 12,37 % in più con la beauty routine completa di 10 prodotti, mentre con l’altra i risultati sono stati minimi. Dopo tre mesi di applicazioni la luminosità è migliorata di 11 volte col trattamento completo e di 2 volte con quello semplice. Le rughe si sono assottigliate di oltre il 10% con lo skincare complesso mentre con quello basic i risultati sono stati poco apprezzabili.

L’indagine ha anche registrato le sensazioni ed i commenti delle donne che si sono sottoposte a questi test che, curiosamente, hanno votato a favore di entrambe le metodiche, apprezzando anche quella basic i cui risultati percepiti superano di gran lunga quelli registrati con macchinari e occhio clinico. Perché la cosmesi agisce non solo oggettivamente, anche nella nostra mente per un effetto placebo che non va sottovalutato (e che le industrie infatti non trascurano).

Infine, quale è la ricetta alla base dei prodotti delle beauty routine osservate? Idratanti (come glicerina, betaine, ialuronato di sodio, butilenglicole, propanediolo); antiossidanti (estratti vegetali, di frutta e fermenti lattici), anti rughe (estratti di colture vegetali e da cortecce), emollienti (esteri e siliconi), esfolianti (i rinomati acido glicolico, lattico e salicilico). Infine illuminanti (come la mica), anti-macchia (dalla caffeina agli estratti di piante) e una giusta dose di filtri solari protettivi per il giorno.