Nato da ovulo congelato, primo bebè in Italia: la neo mamma vince il tumore

Nato da ovulo congelato, primo bebè in Italia: neo mamma vince tumore

5 Novembre 2013 - di vnicosia

MILANO –  Il primo bebè concepito da un ovocita congelato in Italia è nato il 26 ottobre a Milano. “Madre e figlio stanno bene”, ha dichiarato Filippo Maria Ubaldi, il direttore dei Centri Genera, laboratori esperti nel campo della fecondazione che hanno seguito la donna dal 2008 ad oggi.

Proprio nel 2008 la donna, che scoprì di avere un carcinoma alle ovaie, decise di congelare i suoi ovuli per poter un giorno coronare il sogno di essere madre anche dopo le terapie anti tumore.

I laboratori Genera di Roma, presso la Clinica Valle Giulia a Roma, hanno seguito la neo mamma dal congelamento degli ovuli fino al parto. I suoi ovociti sono stati conservati con la tecnica della “vitrificazione” nel centro diretto dalla dottoressa Laura Rienzi. Questo perché dopo la diagnosi del grave tumore alle ovaie, la donna era consapevole che le terapie avrebbero potuto renderla sterile.

La donna ha vinto la sua lotta contro il tumore ed ha potuto coronare un sogno dando la vita al suo bambino grazie agli ovuli congelati 5 anni prima. La procedura ha portato con successo all’instaurarsi di una gravidanza conclusasi con il parto. La Rienzi ha commentato: “E’ un giorno di grande felicità per il nostro staff, ma anche una data storica per la medicina della riproduzione italiana che conferma il suo primato europeo nella crioconservazione ovocitaria”.

La ‘vitrificazione’ è il più avanzato processo di congelamento degli ovociti che si effettua dopo una stimolazione ormonale per la induzione della crescita follicolare multipla e dopo prelievo degli ovociti per le donne che desiderano preservare la propria fertilità futura. A sceglierla sono soprattutto le donne giovani dopo una diagnosi di tumore che può compromettere la fertilità, come le più comuni terapie oncologiche, ma anche nel caso di patologie ginecologiche come l’endometriosi severa, interventi chirurgici invasivi alle ovaie, storia familiare di esaurimento ovarico precoce. La tecnica può essere scelta non solo per motivi medici, ma per qualsiasi esigenza di una donna di posticipare la gravidanza.