Menopausa, inizio non collegato a sviluppo fattori rischio cardiovascolare

Menopausa precoce: donne che lavorano di notte più a rischio

6 Marzo 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Le donne che lavorano di notte, anche non regolarmente, hanno il nove per cento in più di probabilità di avere una menopausa precoce. Questo è quello che emerge da uno studio canadese, citato dal Daily Mail.

Un dato non confortante per chi lavora di notte, considerando che chi arriva alla menopausa in giovane età è a maggior rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi e può anche soffrire di problemi di memoria. I ricercatori hanno analizzato i casi di più di 80.000 infermiere, che hanno lavorato a turni di notte per 22 anni. Il rischio di menopausa precoce è stato riscontrato in quelle che hanno lavorato per quasi due anni ai turni di notte. Queste ultime hanno livelli più bassi di melatonina, l’ormone del sonno, che alcuni esperti ritengono importante per il buon funzionamento delle ovaie.

Ma potrebbe anche essere anche lo stress e la stanchezza del lavoro notturno ad interferire con i livelli di estrogeni, facendo precipitare le donne in menopausa precocemente. Uno dei ricercatori dello studio, David Stock, dell’Università di Dalhousie, ha dichiarato:

“Questo è il primo studio che si occupa di un collegamento tra turni notturni in rotazione, età e menopausa. Abbiamo trovato un collegamento moderato ma significativo. Ciò potrebbe essere dovuto all’interruzione dei ritmi circadiani, allo stress o all’affaticamento, anche se sono necessarie ulteriori ricerche”.

Lo studio ha esaminato le infermiere che hanno lavorato almeno tre notti in un mese, oltre a turni diurni e serali. Quelle che hanno seguito tale routine per 20 mesi o più nei due anni precedenti avevano un rischio del 9% maggiore di menopausa precoce. Nel caso delle lavoratrici che hanno fatto turni di notte rotanti per più di 20 anni, il rischio è salito al 73%. Tuttavia i ricercatori avvertono che l’analisi si è basata su un gruppo circoscritto di donne.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Human Reproduction, conclude: “Le donne già inclini a menopausa precoce possono ulteriormente troncare la loro vita riproduttiva lavorando in orari che comprendono turni di giorno e di notte.”

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