Menopausa, quanti minuti a settimana ti devi allenare per dimagrire

25 Maggio 2021 - di Claudia Montanari

La menopausa è un momento naturale della donna, che spesso però non viene vissuto in modo sereno a causa di alcuni sintomi che possono mettere a disagio. Tra i più comuni e meno graditi c’è il possibile aumento di peso o la fatica a perdere qualche chilo in più. Ora però un nuovo studio suggerisce un metodo efficace per riuscire non solo a non ingrassare in menopausa, ma anche a dimagrire.

Secondo lo studio, aumentare la pratica aerobica a 300 minuti la settimana (invece che 150) potrebbe presentare alcuni vantaggi nella riduzione del grasso corporeo delle donne obese in menopausa.

A suggerire questa tesi sono i risultati di uno studio pubblicato su JAMA Oncology.

Menopausa, aumentare l’attività fisica per riuscire a dimagrire

La ricerca ha preso spunto dal legame tra il grasso corporeo e il rischio di cancro al seno. Questa sperimentazione si è svolta in Canada ed è durata un anno.

Le partecipanti, 400 donne inattive in menopausa, avevano un Bmi tra 22 e 40, tutte non fumatrici, sane, senza malattie e terapie farmacologiche in atto.

I ricercatori hanno diviso le partecipanti in due gruppi. Un gruppo seguiva un programma di attività aerobica di intensità da moderata a vigorosa per 300 minuti la settimana. L’altro un programma simile per 150 minuti. A tutte le partecipanti era chiesto di non variare le loro abitudini alimentari durante lo studio.

Le donne si esercitavano 5 volte la settimana, per 30 o 60 minuti al 65-75% della frequenza cardiaca di riserva per almeno metà della sessione.

Come parametri, venivano misurati il peso corporeo, il grasso corporeo complessivo, utilizzando la DEXA la circonferenza addominale e la circonferenza dei fianchi.

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Ebbene, secondo i risultati, la riduzione media del grasso totale era maggiore in modo significativo nel gruppo dei 300 minuti (differenza con il metodo dei minimi quadrati -1%) che nell’altro. Il grasso addominale sottocutaneo e il rapporto vita-fianchi diminuiva in modo significativo di più nel gruppo dei 300 minuti (differenza con il metodo dei minimi quadrati, −10,8 cm2 e – 0,01). Il cambio di peso o grasso intra-addominale non mutava in modo significativo. Alcuni effetti erano più pronunciati nelle donne obese.

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