Gli anziani che si alzano presto e sono attivi sono più felici

Gli anziani che si alzano presto e sono attivi sono più felici

15 Settembre 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Gli anziani che si alzano presto la mattina e restano attivi durante il giorno sono più felici. Non solo, ottengono risultati migliori nei test cognitivi rispetto ai loro coetanei che seguono schemi di attività irregolari. Lo evidenzia uno studio pubblicato su JAMA Psychiatry. I risultati della ricerca suggeriscono che essere attivi è importante per un invecchiamento sano e per la salute mentale in generale.

L’importanza di una vita attiva.

“C’è qualcosa nell’alzarsi presto, rimanere attivi tutto il giorno e seguire la stessa routine quotidianamente che sembra proteggere gli anziani”, ha affermato l’autore principale dello studio, Stephen Smagula, assistente professore di psichiatria ed epidemiologia a Pittsburgh . “La cosa eccitante di questi risultati è che i modelli di attività sono sotto il controllo volontario, il che significa che apportare modifiche intenzionali alla propria routine quotidiana potrebbe migliorare la salute e il benessere”.

Come è stato svolto lo studio.

Per la ricerca gli studiosi hanno reclutato 1.800 anziani di età superiore ai 65 anni. Tutti indossavano accelerometri, dispositivi di rilevamento del movimento, come quelli che si trovano spesso negli smartphone e nei tracker per allenarsi. I partecipanti hanno inoltre completato questionari per valutare i sintomi della depressione e mettere alla prova la loro funzione cognitiva. L’analisi ha mostrato che una parte degli anziani coinvolti, il 37,6%, si alzava presto al mattino, rimaneva attivo tutto il giorno e seguiva routine quotidiane coerenti. Un 29,8% dei partecipanti aveva modelli di attività irregolari e incoerenti durante il giorno. Questo gruppo affrontava tassi più alti di depressione e risultati peggiori nei test cognitivi.

“I nostri risultati suggeriscono che l’interruzione del modello di attività è molto comune e associata a problemi di salute negli anziani”, ha spiegato Smagula. “La relazione è probabilmente bidirezionale, quindi la buona notizia è che pensiamo che semplici cambiamenti, cose che tutti possono provare, possano ripristinare i normali schemi di attività e farlo può migliorare la salute”. Fonte: Medical X Press.

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