Funghi velenosi: micologi, cottura e tossine. Il decalogo per evitare l’intossicazione

24 Ottobre 2012 - di Mari

ROMA – Anche quest’anno l’autunno è iniziato da poco ma già si sono verificati i primi avvelenamenti letali da funghi. Per evitare che altre persone muoiano per aver raccolto e mangiato funghi velenosi non credendoli tali il ministero della Salute ha stilato un decalogo, scaricabile anche su internet come app per smartphone e tablet.

Dieci regole da seguire stilate con la collaborazione del Centro Antiveleni dell’ospedale Niguarda di Milano, che in meno di tre settimane ha ricevuto oltre 250 richieste di consulenze tossicologiche di persone che avevano mangiato funghi. In alcuni casi ci sono stati trapianti di fegato e ricoveri anche in condizioni molto gravi.

Per questo gli esperti raccomandano di consultare sempre un micologo prima di mangiare i funghi raccolti. Basta rivolgersi alla proprio Asl.

Ma ecco le dieci regole da seguire prima di tutto.

  • Consumare solo funghi controllati da un micologo (vero, non presunto tale)
  • Mangiare funghi raccolti sono in quantità moderate
  • Non darli ai bambini
  • Non darli alle donne incinte
  • Mangiarli solo se sono perfettamente conservati
  • Consumare funghi ben cotti e masticarli bene
  • Sbollentare i funghi prima del congelamento e consumarli entro 6 mesi
  • Non consumare funghi raccolti lungo le strade o vicino a centri industriali
  • Non regalare i funghi raccolti
  • Stare attenti alla tossina botulinica che si può sviluppare nei funghi sott’olio

Se si prova nausea o diarrea bisogna subito andare al primo centro antiveleni portando anche i resti dei funghi mangiati.

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