Dipendenza da shopping on line. Per psicoterapeuti un disturbo mentale

Dipendenza da shopping on line. Per psicoterapeuti un disturbo mentale

17 Novembre 2019 - di Silvia_Di_Pasquale

Avere la dipendenza dallo shopping online può essere riconosciuto come un vero disturbo mentale. E’ quanto emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Comprehensive Psychiatry. Il “disturbo degli acquisti-acquisti” (Buying-shopping disorder, BSD) è stato ormai riconosciuto, ma gli esperti affermano che sta assumendo un nuovo significato nell’era di Internet e ora colpisce una persona su 20. Internet ha reso lo shopping più disponibile, anonimo, accessibile a tutti, anche senza mettere un piedi fuori dalla propria abitazione.

Come si legge sul Daily Mail, le persone ossessionate dagli acquisti on line possono finire per accumulare oggetti, finire indebitati, litigare con i propri cari e perdere completamente l’autocontrollo. “È davvero il momento di riconoscere il BSD come condizione di salute mentale separata e di accumulare ulteriori conoscenze srelativamente al BSD su Internet”, ha affermato il dottoressa Astrid Müller della facoltà di medicina di Hannover in Germania.

Sono stati esaminati i casi di 122 pazienti in cerca di aiuto per la loro dipendenze da shopping online ed è emerso che avevano tassi di depressione e ansia più alti del solito. Questo è particolarmente allarmante considerando che i giovani sono già soliti fare compere on line e la tendenza aumenterà in futuro.

Oggi la BSD non è classificata come un disturbo a sé stante, ma fa parte di una categoria denominata “altro disturbo del controllo degli impulsi specificato”. Ciò può quindi portare a una rottura dell’autocontrollo, “estrema sofferenza”, altri problemi psichiatrici, difficoltà relazionali, disordine fisico e debito.

Müller ha aggiunto: “Speriamo che i nostri risultati dimostrino che la prevalenza dello shopping online tra i pazienti in cerca di trattamento con BSD incoraggerà la ricerca futura che affronta le distinte caratteristiche fenomenologiche, le caratteristiche sottostanti, la comorbidità associata e i concetti di trattamento specifici”.

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