Dieta nordica, giapponese, mediterranea: quali benefici?

Dieta nordica, giapponese, mediterranea: quali benefici?

8 Novembre 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – Dieta nordica, giapponese, mediterranea: quali benefici? Il mondo è sempre più globalizzato. A circolare non sono solo persone e le merci, ma anche le idee e gli stili di vita. I regimi dietetici non sono esenti da tale condivisione, soprattutto quelli caratteristici di luoghi della Terra in cui le persone vivono molto e in salute. Vediamo i tre casi più popolari.

Dieta nordica. E’ quella dei paesi del nord Europa (Svezia, Danimarca, Islanda, Norvegia o Finlandia), dove i tassi di obesità sono molto più bassi rispetto al resto del mondo. Senza dubbio un fattore fondamentale del suo successo è legata alle basse temperature. Molti studi hanno dimostrato che quando fa freddo il corpo brucia più grassi e aumenta il metabolismo. La dieta nordica include molti grassi sani, proteine ​​e un basso contenuto di carboidrati. Fondamentale il pesce (salmone, merluzzo, sardine, sgombro, tonno, acciughe, nasello, merluzzo). Inoltre, è tipico di queste diete il consumo di cibo biologico.

Dieta mediterranea. Caratteristico l’apporto di verdura, frutta, olio d’oliva, legumi e cereali, un moderato consumo di pesce, formaggio e vino e poca carne rossa e pollame. Tanti i benefici: rallenta l’invecchiamento e protegge il cervello. Uno scudo salva-vita per gli over-65. Taglia del 25% il rischio di morte, specie per infarto e ictus. La dieta mediterranea protegge anche la salute dei reni e chi la segue fedelmente riduce il rischio di incorrere in malattie croniche renali del 50%.

Dieta giapponese. Come la mediterranea, è oggetto di studio per i benefici sulla salute e la longevità di chi la segue per tutta la vita. Uno studio condotto in Giappone, guidato dal National Centre for Global Health and Medicine di Tokyo, pubblicato su Bmj, ha infatti riscontrato che un’aderenza alle linee guida giapponesi in fatto di alimentazione, che prevedono un consumo equilibrato di cereali, ortaggi, frutta, pesce e perché no anche carne, porta a un minore rischio di morte prematura per tutte le cause, incluse le malattie cardiovascolari. Per esempio la dieta degli abitanti di Okinawa si basa su alimenti vegetali, tra cui le alghe e la sua fonte di base di proteine ​​è il pesce, di mare soprattutto. Anche le razioni piccole contano e l’attitudine a mangiare lentamente masticando a lungo i bocconi è un altro aspetto positivo.

 

 

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