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Dieta contro il diabete in gravidanza: l’alimento da evitare

20 Settembre 2018 - di Claudia Montanari

ROMA – Dieta in caso di diabete in gravidanza. Uno studio recente ha evidenziato come un consumo eccessivo di un alimento in particolare potrebbe essere correlato ad un rischio aumentato di diabete gestazionale. Stiamo parlando delle patate, possibili responsabili di un aumento del rischio di diabete gestazionale a causa dell’elevato contenuto di amido che provocherebbe un innalzamento della glicemia nel sangue.

Un ampio studio americano condotto in collaborazione dal Brigham and Women’s Hospital and Harvard Medical School e dalla School of Public Health di Boston e dai National Institutes of Health di Rockville, pubblicato sulle pagine del British Medical Journal, ha associato un consumo abbondante di patate a un aumentato rischio di diabete durante la gravidanza. Lo ha evidenziato un gruppo di ricercatori americani, dopo il riesame dei dati di oltre 15 mila donne sane, ovvero senza precedenti episodi di diabete mellito gestazionale o malattie croniche pre-gravidiche, arruolate nel Nurses’ Health Study. Un progetto dell’Intramural Research Program dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development, dei National Institutes of Health e dell’American Diabetes Association che aveva lo scopo di valutare, nell’arco di dieci anni (1991-2001), l’influenza della dieta e di quali eventuali alimenti sull’insorgenza di effetti collaterali durante o dopo la gravidanza.

Le patate sono un alimento molto amato soprattutto dalle donne in gravidanza ma, a quanto pare, hanno il difetto di essere costituite soprattutto da amido che viene trasformato dall’organismo in zucchero, ovvero in glicemia nel sangue. Un elevato livello di glicemia nel sangue, soprattutto in gravidanza, può portare allo sviluppo di diabete gestazionale, un problema temporaneo, dicono gli esperti, che riguarda più di una donna su 15, dovuto ai cambiamenti metabolici della maternità il quale, se non opportunamente controllato, può avere ripercussioni sul nascituro come un elevato peso alla nascita o una bassa glicemia (ipoglicemia).

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