tavola ricca di cibi per dimagrire

Diabete: prevenzione, diagnosi e regole salva-vita

16 Aprile 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Il diabete è una malattia cronica grave e insidiosa. Combatterla però è possibile e una delle armi migliori è senza dubbio quella relativa alla prevenzione. Risulta molto importante, quindi, individuare i soggetti a rischio prima dell’insorgere della malattia, ossia quelle persone che presentano una glicemia a livelli superiori alla norma, in sovrappeso, sedentari, che hanno avuto in famiglia casi di diabete e di età in genere superiore ai 45 anni, anche se i casi di diabete tipo 2 si verificano anche in persone più giovani. Sono a rischio anche le donne che hanno avuto il diabete gestazionale o hanno partorito un figlio di peso superiore ai 4 chili.

A tal proposito può essere utile rispolverare i consigli di Francesco Purrello, presidente eletto della Società Italiana di Diabetologia Sid, che nel 2017 ha sottolineato alcune cose importanti in merito al diabete. Per esempio, che gli obesi hanno un rischio di diabete 10 volte più alto delle persone di peso normale. Per questo motivo risulta molto importante la qualità della dieta: chi predilige cibi a base di zuccheri semplici e grassi animali ha sicuramente un rischio maggiore. Al contrario chi consuma alimenti ricchi di fibre ha un rischio minore. Una dieta equilibrata si è dimostrata capace di prevenire la malattia. In modo particolare se abbinata a un programma di attività fisica, anche modica, ma frequente. Utili anche solo le passeggiate. Diversi studi hanno dimostrato che in persone con ‘prediabete’, svolgere attività fisica riduce sensibilmente la probabilità di sviluppare il diabete. Per fare una diagnosi di prediabete, si misura la glicemia a digiuno, oppure l’emoglobina glicata o la curva da carico orale di glucosio.

Ecco allora 3 decaloghi molto utili, messi a punto da “Diabete ricerca Onlus”, rispettivamente per prevenire il diabete, per la diagnosi precoce del diabete e infine il decalogo salvavita per chi è affetto da diabete.

Decalogo per la prevenzione del diabete:

Mantieni il tuo peso al livello ideale o poco superiore e se sei in eccesso di peso cerca di perderlo. Mangia una porzione abbondante di verdura ad ogni pasto e almeno due porzioni di frutta ogni giorno. Alterna i cereali integrali a quelli raffinati. Consuma con moderazione insaccati e formaggi. Mangia ogni tanto legumi al posto della carne e non dimenticare il pesce. Usa olio d’oliva, ma senza esagerare con la quantità. Limita i dolciumi a 1-2 volte alla settimana e bevi pochissime bibite zuccherate. Bevi senza timore il caffè ma limita il vino ad n paio di bicchieri al giorno, evitando i liquori. Non fumare e non fa fumare passivamente chi ti circonda. Fai almeno una passeggiata di 30 minuti ogni giorno e, se fai di più, tanto meglio

Decalogo per la diagnosi precoce del diabete:

Se ti hanno trovato una glicemia compresa tra 100 e 125 mg/dl (‘prediabete’), misura la glicemia ogni 6-12 mesi. Se sei in sovrappeso oppure obeso, misura la glicemia una volta l’anno. Se hai un genitore o un fratello con diabete di tipo 2, comincia a misurare la glicemia una volta l’anno, dopo i 30 anni d’età. Se hai avuto il diabete gestazionale, misura la glicemia una volta l’anno. Se hai la pressione alta, misura a glicemia una volta l’anno. Se hai i trigliceridi alti e/o il colesterolo HDL (quello ‘buono’) basso, misura la glicemia una volta l’anno. Se hai l’acido urico alto, misura la glicemia una volta l’anno. Se hai più di 45 anni, misura la glicemia e se è del tutto normale ripetila entro i prossimi tre anni, a meno di non essere in una delle condizioni precedenti; altrimenti, ripetila una volta l’anno. Se hai molta sete e urini più del solito, misura subito la glicemia. Se hai spesso infezioni genitali o urinarie o della cute o molte carie, misura la glicemia.

Decalogo salvavita per chi ha il diabete:

Una volta scoperta la malattia, considera di doverla combattere con la stessa energia che metteresti se fosse un tumore. Per i tumori a volte non c’è cura, ma per il diabete la cura c’è. Anche se non senti alcun disturbo, la malattia esiste e va fronteggiata con molto impegno. Prendi sempre le medicine che ti sono state prescritte e non credere mai ai ciarlatani che propongono cure alternative. C’è chi è morto per aver creduto e sospeso l’insulina. Misura la glicemia a casa, come ti è stato insegnato, registra il valore e mostralo al medico. Fai attenzione all’alimentazione: non c’è nulla di assolutamente vietato ma mangia con intelligenza. Non accorciarti la vita per eccesso di cibo: è sciocco e assurdo. Cerca di essere quanto più attivo possibile, anche solo facendo una passeggiata al giorno. Presta la massima attenzione ai piedi: da piccoli problemi possono nascere grandi problemi. Non saltare mai gli esami del sangue: l’emoglobina glicata va fatta almeno due volte all’anno e alcuni altri esami (ad esempio colesterolo, creatinina, microalbuminuria) vanno fatti almeno una volta l’anno. Ricordati dei controlli periodici: visita oculistica, elettrocardiogramma, ecc. ogni 1-2 anni. Fatti curare sempre anche in un centro diabetologico: la malattia è molto complessa e deve essere gestita da esperti (medici, infermieri, dietisti, ecc) con le cure più moderne. Chi va al centro ha una mortalità ridotta del 20 per cento rispetto a chi non ci va.

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