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Diabete, la pianta orientale che aiuta a contrastare gli zuccheri nel sangue

20 Settembre 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Con il diabete di tipo 2 è fondamentale tenere sotto controllo la glicemia. Quando consumiamo un pasto, nel nostro organismo si verificano degli aumenti di zucchero nel sangue, ovvero di glicemia. Si tratta di un processo naturale, che un organismo sano riesce a gestire con facilità. Al contrario, quando si è affetti da diabete il nostro organismo non riesce a gestire gli zuccheri nel sangue. Per questo motivo è importante, per chi ne soffre, evitare di causare bruschi aumenti di glicemia. Ciò è possibile anche attraverso l’alimentazione, scegliendo cibi a basso indice glicemico o che non alzano gli zuccheri nel sangue.

A tal proposito, recenti studi hanno dimostrato che una famosa pianta orientale può aiutarci nella lotta ai picchi glicemici. Stiamo parlando del Mankai, anche chiamata l’enticchia d’acqua, una pianta acquatica (a forma appunto di lenticchia che, secondo un team di ricercatori dell’Università Ben-Gurion del Negev, potrebbe rivelarsi un’ottima alleata per tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue. Lo studio è stato pubblicato su Diabetes Care. Nello specifico, gli studiosi hanno confrontato le qualità alimentari di alcuni frullati fatti di questa pianta con un equivalente di frullati di yogurt. Dopo due settimane di monitoraggio, i partecipanti che avevano bevuto il frullato di lenticchia d’acqua avevano mostrato tra l’altro livelli di picco di glucosio più bassi. Dopo l’assunzione, inoltre, i partecipanti si sentivano più pieni.

La lenticchia d’acqua viene consumata da centinaia di anni nel sud-est asiatico, dove è conosciuta come “polpetta di verdure” grazie al suo alto contenuto di proteine, che sono dello stesso tipo di quelle contenute nelle uova. Contiene un’alta varietà di aminoacidi ed è molto ricco di polifenoli, principalmente acidi fenolici e flavonoidi (comprese le catechine), fibre alimentari, minerali (compresi ferro e zinco), vitamina A, e vitamine del gruppo B. Queste caratteristiche le consentono di essere considerata un eccellente sostituto della carne, visto che, secondo gli scienziati, la Mankai è l’unica pianta conosciuta fonte di vitamina B12.

Infine, ma non meno importante, questo tipo di pianta viene coltivata in Israele e in altri Paesi, in ambienti chiusi ed è, spiegano i ricercatori, altamente sostenibile dal punto di vista ambientale, perché per ogni grammo di proteine, richiede meno quantità di acqua rispetto allo stesso grammo della soia, il cavolo o gli spinaci.

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