Il consumo di cibi ultraprocessati aumenta il rischio di cancro: lo studio

Diabete, cibi ultra-processati aumentano il rischio di mortalità

28 Luglio 2023 - di Silvia_Di_Pasquale

I cibi ultra-processati aumentano il rischio di mortalità e chi soffre di diabete di tipo 2 dovrebbe starne alla larga. Una ricerca condotta dal Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, pubblicata sull’American Journal of Clinical Nutrition, indica che un elevato consumo di questi alimenti è associato a un aumento sostanziale del rischio di mortalità, tanto per malattie cardiovascolari quanto per tutte le altre cause. Lo studio italiano, condotto nell’ambito del Progetto Epidemiologico Moli-sani, ha preso in esame 1.066 partecipanti che al momento dell’ingresso nello studio erano affetti da diabete di tipo 2.

Cosa sono i cibi ultra-processati

Gli alimenti ultra-processati sono prodotti che hanno subito processi di trasformazione spesso intensi, realizzati, in parte o interamente, con sostanze che non vengono utilizzate abitualmente in cucina (proteine idrolizzate, maltodestrine, grassi idrogenati) e che contengono generalmente diversi additivi, come coloranti, conservanti, antiossidanti, anti-agglomeranti, esaltatori di sapidità ed edulcoranti.

Possono esserne un esempio gli snack confezionati, le bevande gassate e zuccherate, i pasti pronti e i cibi fast-food. Ma attenzione perché un alimento lavorato può essere anche uno yogurt alla frutta, i cereali per la colazione, i cracker e buona parte dei sostituti vegetali della carne.

Gli alimenti ultra-processati riducono la sopravvivenza nei malati di diabete

“Esaminando l’evoluzione della loro salute nel corso di 12 anni – specifica Marialaura Bonaccio, primo autore dello studio – è stato possibile evidenziare che una alimentazione ricca di alimenti ultra-processati esponeva le persone con diabete ad una ridotta sopravvivenza. Quelle che riportavano un consumo più elevato di cibi ultra-processati mostravano un rischio di mortalità per ogni causa del 60% più alto, rispetto ai pazienti che consumavano questi prodotti in quantità minore. Il rischio di mortalità per malattie cardiovascolari, che sono già frequenti nella popolazione con diabete, aumentava più del doppio”.

“Uno dei risultati più interessanti di questo studio – sottolinea Licia Iacoviello, Direttore del Dipartimento e professore ordinario di Igiene all’Università dell’Insubria di Varese e Como – è che l’aumento di rischio legato ai cibi ultra-processati si osserva anche se si è scrupolosamente attenti a ciò che si mangia”.

“Questi risultati – commenta Giovanni de Gaetano, presidente dell’Irccs Neuromed di Pozzilli – potranno avere importanti implicazioni per future linee guida finalizzate alla gestione del diabete di tipo 2. Oltre alla tradizionale adozione di una alimentazione basata sui ben noti requisiti nutrizionali, le raccomandazioni alimentari dovranno anche suggerire di limitare quanto più possibile il consumo di alimenti ultra-processati”. Fonte Ansa.

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