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Combattere il diabete con la giusta dieta è possibile: i risultati di uno studio

8 Settembre 2020 - di Claudia Montanari

Che una sana alimentazione sia molto importante per convivere in modo sereno con il diabete è cosa nota. Ma ora un nuovo studio condotto dagli esperti dell’Università di Manchester suggerisce che la giusta dieta può essere l’arma vincente per non far convertire il pre-diabete in diabete.

Secondo lo studio, pubblicato su BMJ Open, il numero di persone con pre-diabete che hanno poi sviluppato la malattia si è dimezzato negli ultimi 20 anni.

Questa forte frenata arriva dopo lo sforzo, da parte del NHS, di incoraggiare i pazienti a seguire una dieta più sana e fare esercizio fisico.

Tra il 2000 e il 2015, prima dell’introduzione nel Regno Unito del Programma di prevenzione della malattia, l’1,6% del campione si è convertito alla malattia dopo un mese, il 4,2% dopo 6 mesi e il 20,4% dopo 4 anni.

I ricercatori hanno scoperto che la percentuale di coloro che hanno continuato a soffrire della malattia è scesa dall’8% al 4% tra il 2000 e il 2014.

L’importanza di questo studio

Questo studio mette in luce un dato importante.

La diagnosi di pre-diabete / NDH è diventata molto più comune nel tempo, passando dallo 0,07% nel 2000 all’1,85% nel 2015. Tuttavia, sebbene i casi di pre-diabete siano in aumento, un minor numero di queste persone si è convertito alla malattia completa, con il tasso annuo di conversione che è sceso dall’8% nel 2000 al 4% nel 2014.

I casi di diabete nel Regno Unito

La battaglia alla malattia nel Regno Unito è molto sentita. Si stima che circa 5 milioni di persone nel paese soffrano di pre-diabete. Queste sono solitamente asintomatiche ma spesso clinicamente obese.

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A molti pazienti viene diagnosticato per caso. A questo punto, ricevono consigli dietetici e sullo stile di vita. Ad alcuni viene anche prescritto il farmaco Metformina, che è il trattamento principale per la malattia.

Lo studio

I ricercatori hanno studiato i dati su 148.363 persone nel Regno Unito con pre-diabete per vedere quanto velocemente hanno sviluppato il diabete di tipo 2.

Dal 2000 al 2015, l’1,6% ha sviluppato la malattia dopo un mese, il 4,2% dopo sei mesi e il 20,4% dopo quattro anni.

Il dottor Ravindrarajah dell’Università di Manchester ha dichiarato: “Questo campione è abbastanza grande da fornire una buona rappresentazione di ciò che sta accadendo nel Regno Unito. E, cosa interessante, i nostri dati mostrano che il numero di queste persone con pre-diabete che sviluppano la malattia sta diminuendo.

Non siamo sicuri del motivo, ma sospettiamo che sia una combinazione di un buon lavoro preventivo da parte del NHS e il cambiamento delle definizioni di iperglicemia non diabetica”.

Pre diabete, il cambiamento di definizione

Tuttavia, c’è da sottolineare un altro aspetto importante. Il dottor Rathi Ravindrarajah specifica che negli ultimi anni vi è stato anche un cambiamento nella definizione di pre-diabete.

“La riduzione dei tassi di conversione riflette i cambiamenti nella definizione di pre-diabete e in una certa misura NDH, almeno nel Regno Unito. con le persone con diagnosi di NDH più recentemente che hanno minori rischi di conversione. Ciò ha implicazioni per gli interventi, come il programma di prevenzione del della malattia dell’NHS”.

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