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Diabete di tipo 2, è possibile diagnosticarlo con lo smartphone

24 Agosto 2020 - di Claudia Montanari

Utilizzando lo smartphone è possibile diagnosticare il diabete di tipo 2 con un’accuratezza superiore all’80%. Lo afferma uno studio dell’università di San Francisco, pubblicato da Nature Medicine, che ha sfruttato lo stesso software che si usa per determinare la frequenza cardiaca.

Lo studio

I ricercatori hanno ipotizzato che fosse possibile trovare il danno vascolare causato dal diabete con una misura chiamata fotopletismografia.

Questa misura utilizza il flash dello smartphone e la sua fotocamera per catturare la variazione del colore dei polpastrelli ad ogni battito cardiaco, un indice dello stato di salute dei vasi sanguigni.

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Per verificarlo hanno utilizzato oltre tre milioni di misurazioni in pazienti che avevano avuto una diagnosi diabete. Hanno usato le misure per “insegnare” ad un algoritmo a distinguere i segnali di una persona con diabete da quelli di una sana.

I risultati

In un test su due set di dati preesistenti l’algoritmo ha identificato correttamente la malattia nell’81% dei casi. In un altro esperimento su pazienti veri e propri la percentuale è salita all’82%.

Le misurazioni hanno identificato correttamente chi non aveva il diabete nel 97% dei casi.

I ricercatori spiegano:

“La performance dell’algoritmo è simile a quella di altri test di screening. Potrebbe essere usato per raggiungere un numero maggiore di pazienti”.

Non solo diabete

Sempre attraverso lo smartphone, afferma un altro studio pubblicato dal Journal of Studies on Alcohol and Drugs, si può anche determinare se una persona ha un tasso alcolico nel sangue più alto del consentito.

In questo caso si possono usare i sensori del dispositivo, che sono in grado di rilevare i cambiamenti nel modo di camminare che sono tipici di uno stato alterato.

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