Depressione nemica del cuore: può aumentare rischio di fibrillazione atriale

Depressione nemica del cuore: può aumentare rischio di fibrillazione atriale

27 Marzo 2018 - di Silvia_Di_Pasquale

ROMA – La depressione è nemica del cuore: può aumentare il rischio di fibrillazione atriale, comune disturbo del ritmo cardiaco che può portare a un alto rischio di ictus.

A sottolineare lo stretto legame tra salute della mente e del cuore è una ricerca presentata alla Lifestyle e Cardiometabolic Health Scientific Sessions 2018 dell’American Heart Association’s.

La fibrillazione atriale si verifica quando le due camere superiori del cuore iniziano a vibrare in modo caotico, compromettendo la capacità di spingere il sangue nelle camere inferiori. Questo può portare alla formazione di coaguli, e di conseguenza, ictus.

Lo studio ha coinvolto più di 6.600 persone, con età media di 62 anni, che non avevano patologie cardiache note all’inizio dell’indagine e che sono stati seguiti per 13 anni. Coloro che hanno ottenuto il punteggio più alto nel test di screening per la depressione e quelli che assumevano farmaci antidepressivi avevano più del 30% di rischio in più di sviluppo della fibrillazione atriale rispetto a coloro che avevano punteggi normali e non assumevano antidepressivi.

Tra le ipotesi, il fatto che la depressione aumenti livelli di infiammazione che interferiscono con la capacità del cuore di mantenere il ritmo. I risultati suggeriscono la necessità di maggiore consapevolezza sia da parte dei medici che dei pazienti.

“Il trattamento della depressione è importante per molte ragioni, inclusa la salute cardiovascolare”, afferma Parveen Garg, assistente professore di medicina clinica presso la Keck School of Medicine della University of Southern California a Los Angeles. Studi futuri, prosegue, “dovranno verificare se il trattamento della depressione riduca il rischio di fibrillazione”. (Ansa).