La crisi morde, gli italiani rinunciano al dentista: crolli fino al 40% per dentiere e impianti

17 Aprile 2013 - di Mari

ROMA – La crisi morde e gli italiani rinunciano al dentista. L’Andi, l’Associazione nazionale dentisti italiani, parla di un calo del 40% nella richiesta di dentiere e impianti rispetto a quattro anni fa. Questo anche perché i più colpiti dalle difficoltà economiche sono gli anziani.

In questo periodo i pazienti vanno dal dentista solo per le cure d’emergenza, carie, estrazioni, otturazioni o problemi dolorosi che non possono essere procrastinati. Un po’ più limitato il calo nella cura della bocca dei più piccoli. In questo tipo di ortodonzia il crollo si è fermato al 20%.

Per questo l’Andi rilancia il progetto di odontoiatria sociale sottoscritto dall’Associazione insieme al ministero della Salute dell’allora sottosegretario Ferruccio Fazio. Il progetto, varato nel 2009 e valido in tutta Italia, prevede prestazioni odontoiatriche a onorari concordati e uniformi (visita odontoiatrica, ablazione tartaro e insegnamento igiene orale, sigillatura dei solchi dei molari e premolari, estrazione di elemento dentario compromesso, protesi parziale con ganci, protesi totale) per alcune categorie (donne in gravidanza, indipendentemente dal reddito, ma solo per prestazioni di prevenzione; titolari di social card; soggetti con Isee non superiore a 8.000 euro; soggetti con Isee non superiore a 10.000 euro aventi diritto all’esenzione totale dal ticket per determinati motivi).

 

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