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Covid-19, quando avremo zero contagi in Italia: proiezioni regione per regione

20 Aprile 2020 - di Claudia Montanari

Da quando è scoppiata la pandemia da Covid-19 una delle domande più diffuse è: quando avremo zero contagi? A questo quesito, ha cercato di rispondere un modello statistico diffuso dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, coordinato da Walter Ricciardi, ordinario di Igiene all’Università Cattolica. 

Secondo le stime, le ultime regioni a vedere “contagi zero” da Covid-19 saranno le Regioni del Centro-Nord nella quali il contagio è iniziato prima: in Lombardia, in cui si è verificato il primo contagio Covid-19, non c’è da attendersi l’azzeramento dei nuovi casi prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno, poiché per entrambe le Regioni il trend in diminuzione è particolarmente lento. La Provincia Autonoma di Bolzano dovrebbe avvicinarsi all’azzeramento dei contagi a partire dal 28 maggio, nonostante il numero di contagi osservati sia basso in valore assoluto, infatti, vede un trend dei nuovi casi scendere con particolare lentezza. Nella Regione Lazio dovremmo aspettare almeno il 12 maggio; in Veneto e Piemonte il 21 maggio.

Nelle regioni del Sud Italia l’azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio: ad esempio Sardegna e Sicilia rispettivamente 29 e 30 aprile; Calabria primo maggio; Puglia e Abruzzo il 7 maggio; Campania il 9 maggio.

I modelli statistici approssimano l’andamento dei nuovi casi osservati nel tempo e tengono conto dei provvedimenti di lockdown introdotti dai DPCM. Pertanto, mettono in guardia gli autori, “eventuali misure di allentamento renderebbero le proiezioni non più verosimili”. Le proiezioni, concludono gli esperti, “evidenziano che l’epidemia si sta riducendo con estrema lentezza, pertanto questi dati suggeriscono che il passaggio alla Fase 2 dovrebbe avvenire in maniera graduale e con tempi diversi da Regione a Regione”. Una eccessiva anticipazione della fine del lockdown, con molta probabilità, potrebbe “riportare indietro le lancette della pandemia e vanificare gli sforzi e i sacrifici sin ora effettuati”. 

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