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Colesterolo, riducilo con l’orzo: cosa mangiare

25 Luglio 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – In caso di colesterolo cattivo alto è molto importante correre ai ripari cercando di abbassarne i valori. Il colesterolo è infatti una molecola fondamentale per il benessere del nostro organismo a patto che i suoi livelli rimangano nella norma, visto che alti livelli di colesterolo possono portare conseguenze di salute anche gravi come infarto e ictus. A tal proposito, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale. Oltre ad una cura farmacologica adeguata, infatti, gli esperti consigliano di seguire una dieta mirata ad abbassare il colesterolo. Esistono alcuni cibi che, più di altri, ci aiutano a tenere sotto controllo l’ipercolesterolemia.

Recenti studi hanno dimostrato che un alimento in particolare rappresenta un valido aiuto contro il colesterolo cattivo alto. Stiamo parlando dell’orzo, cereale ricco di beta glucani, una fibra solubile che riduce l’assorbimento del colesterolo nell’intestino. Basta mangiarne 3 grammi al giorno, che corrispondono a circa 85 grammi di orzo perlato al giorno, per sfruttare al meglio le sue proprietà benefiche. Uno studio dell’American Journal of Clinical Nutrition ha infatti evidenziato che chi assume nella propria dieta 3 grammi di beta glucani al giorno ha una diminuzione media del colestrolo cattivo (LDL) di 9,6 mg per decilitro, corrispondente a circa il 7%. Questo effetto benefico si osserva soprattutto nelle persone con livelli di colesterolo elevati o nei malati di diabete. Questo dato fa pensare che i beta glucani abbiano altri effetti positivi, non solo sul colesterolo. Nel complesso, i 3 grammi al giorno restano la quantità consigliata. Anche se la si supera i benefici restano invariati.

Un altro studio condotto nel 2016 dall’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa aveva stabilito che mangiare alimenti ricchi di beta-glucano idrosolubile, come pasta, pane, biscotti o altri preparati a base di orzo, è in grado di rendere l’organismo più resistente allo stress, all’obesità e ai rischi correlati, che creano le basi per lo sviluppo di disturbi del comportamento e della memoria. Il ‘segreto’ del beta-glucano d’orzo è che agisce come difensore della funzione di una zona del cervello chiamata ippocampo, centro di elaborazione delle emozioni e sede della memoria, nonché primo interlocutore del cuore.

Cosa e come mangiare allora? Per non intaccarne le proprietà nutritive, gli esperti di nutrizione consigliano di cuocere l’orzo esattamente come si fa con un risotto. Le ricette che prevedono l’orzo, dopotutto, sono numerose. A partire dalle amate zuppe, che possono essere mangiate sia calde che fredde. Ma l’orzo può essere anche aggiunto alle insalate, per un piatto fresco e veloce da portare anche al mare. Non solo: l’orzo può essere scelto anche a colazione, optando per esempio per un caffè d’orzo accompagnato da uno yogurt magro, fette biscottate e frutta.

Quando si vuole inserire l’orzo nella propria dieta, è fondamentale considerare anche la differenza tra orzo perlato e orzo integrale. Il primo è noto per apportare meno vitamine, minerali e fibre rispetto al secondo e all’orzo semintegrale (noto anche come orzo decorticato).