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Colesterolo, l’aceto di cocco aiuta a contrastarlo

30 Aprile 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue è molto importante per il benessere del nostro organismo. Livelli troppo elevati di colesterolo, infatti, possono portare a condizione di salute gravi come infarto o ictus. Seguire una dieta bilanciata e sana è uno dei fattori più importanti e consigliati dagli esperti. A tal proposito, esistono alcuni alimenti che ci aiutano a tenere a bada il colesterolo cattivo. Uno di questi è l’aceto di cocco, assai meno conosciuto di altri aceti come quello di mele o di vino ma non per questo meno valido. L’aceto di cocco si ricava dagli alberi di cocco ma non deriva dai frutti, bensì dalla linfa estratta dai fiori: quest’ultima viene fatta fermentare in modo naturale per circa otto o dodici mesi in modo tale da ottenere l’aceto.

L’aceto di cocco non è molto utilizzato nei paesi occidentali mentre rappresenta un condimento importantissimo nelle cucine orientali e soprattutto asiatiche. Si caratterizza per un gusto dolciastro e più delicato del classico aceto di vino a cui siamo abituati. È ottimo per aggiungere sapore ai piatti ma, soprattutto, è ricco di proprietà benefiche che non andrebbero sottovalutate.

La ricerca ha dimostrato che l’aceto di cocco fornisce una buona gamma di polifenoli, composti vegetali antiossidanti che contrastano i radicali liberi e proteggono da problemi di salute come il diabete e le malattie cardiache. Nello specifico, sarebbe proprio la linfa con cui viene prodotto l’aceto di cocco ad essere molto nutriente in quanto ricca di vitamina C e potassio oltre a colina, vitamine del gruppo B, ferro, rame, boro, magnesio, manganese, fosforo, potassio e zinco.

In particolare, diversi studi hanno dimostrato che l’aceto di cocco rappresenta un valido aiuto per contrastare il colesterolo alto, riducendo i livelli di colesterolo cattivo e aumentando quello buono. Inoltre, alcuni studi sui ratti hanno osservato che l’aceto può abbassare la pressione arteriosa, un importante fattore di rischio per le malattie cardiache. Un altro studio sugli animali ha riportato che l’aceto di cocco può ridurre l’infiammazione, il peso corporeo e i livelli di colesterolo, migliorando così la salute del cuore. Negli esseri umani, una ricerca ha dimostrato che l’assunzione quotidiana di 1-2 cucchiai da tavola (15-30 ml) di aceto può aiutare a ridurre il grasso accumulato sulla pancia e a diminuire la percentuale di trigliceridi nel sangue, due ulteriori fattori di rischio per le malattie cardiache.

Oltre che sul colesterolo, l’aceto di cocco aiuta a ridurre i livelli di glucosio nel sangue e a contrastare il diabete di tipo 2. Proprio come in altri aceti, quello di cocco contiene acido acetico, il principale composto attivo nell’aceto. Diversi studi riportano che l’acido acetico può aiutare a ridurre i picchi di zuccheri nel sangue dopo un pasto ricco di carboidrati.

Tuttavia, è bene consigliare di guardare bene l’etichetta prima di acquistare l’aceto di cocco. Alcuni produttori ottengono questo prodotto dall’acqua di cocco anziché dalla linfa dei fiori della pianta. L’acqua di cocco contiene molti meno nutrienti della linfa e viene fatta fermentare per un periodo di tempo più breve, utilizzando uno starter per la fermentazione, che può per esempio essere lo zucchero di canna o l’aceto di sidro di mele.