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Colesterolo cattivo alto, l’aceto balsamico aiuta a contrastarlo

6 Giugno 2019 - di Claudia Montanari

ROMA – Il colesterolo è fondamentale per la salute del nostro organismo, tuttavia i valori devono rimanere nella norma. Un eccesso di colesterolo cattivo infatti può depositarsi nelle arterie, creando cumuli che possono istruire le arterie e il corretto passaggio del sangue. Alimentazione sana e stile di vita attivo rappresentano i nostri migliori alleati per tenere a bada l’ipercolesterolemia. Un rimedio naturale molto efficace sembra venire dall‘aceto balsamico. Alcuni studi hanno dimostrato che l’aceto balsamico, tra i numerosi effetti benefici, ha anche quello di abbassare il colesterolo, tenere sotto controllo gli zuccheri nel sangue e favorire il senso di sazietà.

L’aceto balsamico è una tipologia di aceto tipico italiano che viene prodotto dal mosto di uva filtrato, cotto e sottoposto contemporaneamente a fermentazione alcolica e acetica. Si presenta color marrone scuro ed è molto aromatico. Oltre ad essere gustoso e versatile, recenti studi hanno dimostrato che può aiutare a contrastare l’ipercolesterolemia. Gli antiossidanti nell’aceto balsamico aiutano a bloccare le cellule tossiche nel corpo che possono aumentare i livelli di colesterolo. Secondo uno studio, che ha coinvolto conigli con ipercolesterolemia, è dimostrato che il consumo di aceto balsamico può aiutare a ridurre o mantenere già bassi livelli di colesterolo.

Nello specifico, i ricercatori hanno suddiviso casualmente i conigli in 4 gruppi: dieta normale, dieta ricca di colesterolo, dieta con colesterolo e 5 ml di aceto (dose bassa), colesterolo e 10 ml di aceto (dose elevata). Dopo un digiuno di 12-15 ore, sono stati prelevati campioni di sangue per determinare i valori basali. Poi, ai conigli è stata data la dieta in questione e in seguito sono stati nuovamente raccolti i campioni di sangue per analizzare gli effetti dell’assunzione di aceto sui fattori misurati. L’uso di aceto ad alto dosaggio con dieta colesterolemica ha causato una significativa riduzione del colesterolo cattivo e quello totale. Il consumo di aceto a basso dosaggio con dieta colesterolemica ha indotto una significativa riduzione del fibrinogeno e del glucosio rispetto alla dieta ipercolesterolemica.