I nutrienti presenti nella carne bovina e nei latticini potrebbero aiutare a combattere il cancro

Carne rossa 2 volte a settimana: +7% rischi malattie cardiache

5 Febbraio 2020 - di Silvia_Di_Pasquale

Mangiare carne rossa o trasformata due volte a settimana aumenta il rischio di malattie cardiache. E’ quanto emerge da uno studio su 30.000 persone, pubblicato sulla rivista JAMA Internal Medicine. Mangiare carne trasformata due volte a settimana ha aumentato il rischio di malattie cardiovascolari del 7% e quella non trasformata del 4% (stessa percentuale per il pollame, ma l’analisi è stata meno chiara e i danni potrebbero derivare dal modo in cui viene cucinato). E’ stato registrato inoltre un tre percento in più di probabilità di subire una morte prematura.

Come si legge sul Daily Mail, per “porzione” di carne rossa o di pollame hanno inteso circa 115 grammi. Per quella lavorata, una porzione consisteva in due fette di pancetta, due pezzi di salsiccia o un hot dog. L’autore senior della ricerca attuale, la professoressa Norrina Allen, della Northwestern University di Chicago, ha affermato che anche una piccola modifica potrebbe essere una buona cosa. “È una piccola differenza, ma vale la pena provare a ridurre la carne rossa e la carne trasformata come salame piccante, bologna sausage e salumi”, ha detto.

L’autore principale, il dottor Victor Zhong, ora alla Cornell University di New York, ha dichiarato: “Il pollo fritto, in particolare le fonti fritte di grasso che contribuiscono agli acidi grassi trans e l’assunzione di pesce fritto sono stati positivamente collegati alle malattie croniche. Il nostro studio mostra che il legame con le malattie cardiovascolari e la mortalità era solido. La modifica dell’assunzione di questi alimenti proteici animali può essere una strategia importante per aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura a livello di popolazione”.

Come ricorda il sito della Fondazione Veronesi l’associazione tra consumo di carne rossa e tumori è stata osservata principalmente per il cancro del colon-retto, ma sono state osservate anche associazioni per il tumore del pancreas e della prostata. Per questo è consigliabile non superare i 500 grammi a settimana e nello specifico 50 grammi per le carni lavorate (per esempio i salumi). L’OMS classifica la carne rossa come probabilmente cancerogena e quella trasformata come cancerogena.