Cancro al seno, sempre più donne sotto i 50 colpite

Cancro al seno, sempre più donne sotto i 50 colpite

20 Novembre 2015 - di Mari

ROMA – Il tumore al seno colpisce sempre più spesso anche le donne sotto i 50 anni: l’allarme è stato lanciato dagli oncologi riuniti nell’International Meeting on New Drugs in Breast Cancer, che si è tenuto al Regina Elena di Roma.

In 15 anni, dicono gli esperti, in Italia si è registrato un aumento di casi di cancro al seno del 27 per cento: erano 7.921 nel 2000, quest’anno le nuove diagnosi in questa fascia d’età saranno 10.105. Per questo diventa essenziale rivedere i criteri di accesso alla mammografia ed estendere il test a tutte le italiane a partire dai 45 anni.

Come ha spiegato Francesco Cognetti, direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena di Roma e presidente del convegno,

“lo screening nelle donne dai 50 ai 69 anni ha contribuito in maniera determinante a ridurre di quasi il 40 per cento la mortalità per cancro del seno nell’ultimo ventennio. L’età del primo esame va abbassata per tutte le donne a 45 anni e i controlli devono proseguire fino ai 74. Oggi solo due Regioni, Emilia-Romagna e Piemonte, hanno ampliato in maniera strutturata la fascia d’età da coinvolgere nei programmi di screening, come suggerito dal ‘Piano nazionale prevenzione'”.

Nel 2015 sono stimati in Italia circa 48.000 nuovi casi di tumore del seno, 692.955 donne vivono con una diagnosi per questa patologia. Cognetti ha sottolineato:

“L’innovazione prodotta dalla ricerca ha permesso di raggiungere risultati importanti. In quindici anni le percentuali di guarigione sono cresciute di circa il 10 per cento, passando dal 78 all’87 per cento. Si tratta di un risultato eccezionale, da ricondurre alle campagne di prevenzione e a trattamenti innovativi sempre più efficaci. E, se si interviene ai primissimi stadi, la sopravvivenza raggiunge il 98 per cento. Ma il tumore del seno resta la più frequente causa di morte per cancro nel sesso femminile anche fra i 40 e i 50 anni. Vanno quindi sensibilizzate le donne ad aderire alla mammografia ed e’ necessario che le Istituzioni siano pronte a recepire le indicazioni che provengono dalla comunita’ medico-scientifica”.

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