Mangiare un avocado a settimana riduce il rischio di malattie cardiache

Mangiare un avocado a settimana riduce il rischio di malattie cardiache

6 Aprile 2022 - di Silvia_Di_Pasquale

Mangiare un avocado al giorno riduce il rischio di malattie cardiache fino a un quinto. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato sul Journal of American Heart Association, che ha monitorato più di 110.000 uomini e donne sani di età compresa tra 30 e 75 anni negli Stati Uniti per 30 anni. Il frutto verde, diventato popolarissimo negli ultimi anni, è una fonte di grassi sani, che abbassano il colesterolo cattivo e prevengono la formazione di placca nelle arterie.

I risultati hanno mostrato che coloro che mangiano un avocado intero una volta alla settimana hanno il 16% in meno di probabilità di soffrire di qualsiasi forma di malattia cardiaca rispetto a coloro che non mangiano mai o raramente il frutto. I consumatori abituali hanno il 21% in meno di probabilità di soffrire di malattie coronarie, quando le arterie si intasano. Sostituire una porzione giornaliera di margarina, burro, uova, yogurt, formaggio o pancetta con dell’avocado è risultato associato a un rischio inferiore del 16-22% di malattie cardiache. Lorena Pacheco, ricercatrice di Harvard e autrice dello studio, ha chiesto ai medici di iniziare a dire ai pazienti di “sostituire alcune creme spalmabili e cibi contenenti grassi saturi” con la frutta.

L’avocado aiuta a ridurre fame e peso.

Usare l’avocado fresco come sostituto dei carboidrati raffinati può sopprimere la fame e aumentare la soddisfazione dei pasti negli adulti sovrappeso e obesi. E’ quanto evidenziato da uno studio del 2019 del Center for Nutrition Research dell’Illinois Institute of Technology che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nutrients. E’ stata riscontrata una riduzione dei picchi di insulina e glicemia, diminuendo ulteriormente il rischio di diabete e malattie cardiovascolari e aggiungendo grassi e fibre sane a una dieta quotidiana regolare. La ricerca ha scoperto che i pasti con l’avocado hanno provocato una riduzione significativa della fame e un aumento del modo in cui i partecipanti si sentivano soddisfatti del loro pasto. Foto di Heriberto Aguirre da Pixabay.

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