Aspirina allunga la vita. Anche a chi ha un tumore

Aspirina allunga la vita. Anche a chi ha un tumore

11 Aprile 2017 - di Mari

Aspirina per abbassare il rischio di morte per tumore. Una mega-analisi conferma l’effetto protettivo di uno dei farmaci più noti al mondo.

Secondo lo studio condotto da Yin Cao del Massachussetts General Hospital di Boston l’uso a lungo termine dell’aspirina porterebbe ad una generale diminuzione dei rischi di morte per qualsiasi causa ed ad una ancora più marcata riduzione dei decessi dovuti ai tumori.

I benefici dell’acido acetilsalicilico sono stati osservati a dosi precise di aspirina assunte: sia tra le persone che prendevano due pillole a settimana che tra quelle che ne prendevano sette.

I ricercatori hanno seguito oltre 130.000 individui per 32 anni, mostrando che la mortalità generale tra chi ha usato aspirina regolarmente almeno per sei anni è risultata inferiore del 7% per le donne e dell’11% per gli uomini, mentre la mortalità specifica per tumori è risultata inferiore del 7% fra le donne e del 15% tra gli uomini.

“I dati suggeriscono che l’aspirina non solo previene la formazione dei tumori, ma ne riduce anche la mortalita”, ha spiegato Cao.  Durante gli anni dello studio, sono morte 22.094 donne e 14.749 uomini. Tra questi, 8.271 donne e 4.591 uomini sono morti di cancro.

La più significativa riduzione in termini di decessi è stata osservata per il tumore del colon: tra i consumatori regolari di aspirina, le morti sono state inferiori del 31% tra le donne e del 30% per gli uomini. Forte beneficio anche per le donne colpite da tumore del seno: per loro la mortalità è risultata inferiore del 7% a fronte di un consumo regolare di aspirina.

Per il cancro della prostata gli uomini hanno visto una diminuzione della loro mortalità addirittura del 23%. I volontari sono stati seguiti per una media di 32 anni. L’uso minimo di aspirina associato con una diminuzione della mortalità è stato di 6 anni.

“L’effetto positivo emerso dall’uso di aspirina in termini di mortalità è inversamente proporzionale all’effetto negativo di un aumento dei rischi di cancro e di morte associati all’obesità”, ha rilevato Cao.