Artrite reumatoide, scoperta una nuova possibile terapia

Artrite reumatoide, scoperta una nuova possibile terapia

8 Agosto 2017 - di Mari

Artrite reumatoide: è stato scoperto un nuovo interruttore chiave che, se messo “ko”, rende resistenti alla malattia. A trovarlo sono stati i ricercatori dell’Università Cattolica di Roma in collaborazione con l’Università di Glasgow .

L’interruttore molecolare isolato si chiama “miR34a“: è una piccola molecola che accende le cellule più pericolose in questa patologia, le cellule dendritiche. “MiR34a” è il regolatore delle cellule dendritiche, responsabili della risposta autoimmune nella malattia che interessa primariamente le articolazioni e coinvolge tutti gli organi e apparati causando la riduzione dell’aspettativa di vita.

I ricercatori hanno studiato le cellule dendritiche isolate dal sangue, dal liquido sinoviale delle articolazioni e dal tessuto sinoviale che le riveste di pazienti. Queste cellule producono molte molecole pro-infiammatorie come TNF, IL-17, IL-23 e IL-1beta.

La ricerca ha dimostrato che tali cellule sono ricche di microRNA-34a, soprattutto nel tessuto sinoviale di pazienti con la malattia in fase iniziale, prima dell’inizio di ogni terapia.

Gli esperti hanno anche scoperto che miR-34a è in grado di sopprimere ‘AXL’, una molecola che regola le cellule dendritiche e che, guarda caso, è carente nei pazienti. Infine i ricercatori hanno visto in animali che mettendo ko il miR-34a gli animali acquisiscono una quasi completa resistenza alla malattia.

Quindi, sottolineano gli autori dello studio, il controllo dell’asse miR-34a/AXL nelle cellule dendritiche di pazienti, attraverso degli inibitori selettivi (molecole già in fase clinica di sperimentazione con altra indicazione), rappresenterà una strategia terapeutica in grado di ristabilire l’equilibrio immunologico e promuovere la risoluzione dell’artrite. 

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