Antibiotici, lavarsi le mani è più importante. Ecco come va fatto

Antibiotici, lavarsi le mani è meglio. Ecco come (e quanto)

21 Novembre 2016 - di Mari

LONDRA – Quanto a lungo bisogna lavarsi le mani? Gli esperti hanno un numero magico: 45 secondi. Insomma: non quei cinque-dieci secondi che di solito tutti noi impieghiamo normalmente. A mettere l’accento su un accurato lavaggio delle mani è la dottoressa Gina Radford, che al Daily Mail ha sottolineato come la maggior parte della gente sia troppo rapida. Del resto, ricorda la dottoressa Radford, lavarsi le mani è la prima norma igienica per prevenire qualunque malattia, dal semplice raffreddore a patologie più serie. Non costa nulla ed è efficace quanto se non più degli antibiotici, in alcuni casi.

Parlando ad un convegno sulla longevità a Londra che aveva per tema la resistenza agli antibiotici, la dottoressa Radford ha detto che questa resistenza si potrebbe combattere se tutti cercassero di evitare prima di tutto di prendersi le infezioni.

Nel Regno Unito ma non solo i dirigenti sanitari hanno chiesto ai medici di limitare le prescrizioni di antibiotici, proprio perché ormai molti non sono più nemmeno efficaci, dal momento che i batteri si sono evoluti per resistere loro. Gli esperti temono che entro pochi decenni le infezioni ucciderdanno più del cancro proprio a causa della resistenza agli antibiotici.

La dottoressa Radford rimarca che molte persone non si aiutano, non prestando attenzione alle elementari misure di igiene, come appunto lavarsi adeguatamente le mani dopo essere andate in bagno o prima di mangiare.

“Alcune delle tecniche di prevenzione sono davvero cose semplici, come appunto lavarsi le mani”, ha sottolineato al Mail. “La base dell’igiene è lavarsi le mani con acqua e sapone per 45 secondi. Posso assolutamente garantire che la maggior parte delle persone non lo fa. Lo so perché le ho osservate”.

La dottoressa Radford ha anche invitato i medici a non prescrivere antibiotici in modo inappropriato, come nel caso di semplici mal di gola. Di recente è stato dimostrato che in nove casi su dieci si utilizzano antibiotici quando non sarebbero necessari.